Shelbox, nessuno compra l'azienda, tutti licenziati

Esito negativo della trattativa di acquisizione dell’azienda di Castelfiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 Settembre 2014 15:01
Shelbox, nessuno compra l'azienda, tutti licenziati

La cordata di imprenditori che doveva firmare per l'acquisizione della Shelbox, ha comunicato di non avere più interessi.Il curatore fallimentare della Shelbox ha annunciato alla Fiom il ritiro della cordata di imprenditori interessati a rilevare l’attività di produzione di unità abitative di Castelfiorentino, i lavoratori si sono riuniti in presidio sotto la sede della Provincia di Firenze.Al tavolo dell'unità di crisi con la Rsu della Shelbox, la Fiom Cgil, il Presidente della Provincia, Andrea Barducci, e il Sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni.

Il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, ha commentato con preoccupazione e dispiacere l’esito negativo della trattativa che avrebbe salvato l’azienda di Castelfiorentino, a margine del tavolo di unità di crisi che si è tenuto a Palazzo Medici Riccardi insieme alla Rsu dell’azienda, la Fiom Cgil e il Sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni.

Questo determina la non possibilità alla cassa integrazione e quindi il licenziamento di tutti i 108 lavorati dell'azienda, ai quali viene preclusa la speranza e la possibilità di tornare al proprio lavoro. È stato confermato l'impegno delle istituzioni a tenere aperto il tavolo dell'unità di crisi – continua Barducci - per mettere in campo tutti gli strumenti volti alla possibile ricollocazione dei lavoratori”.

“Siamo amareggiati e preoccupati per il futuro dei lavoratori della Shelbox e delle loro famiglie. Anche perché insieme ai sindacati le istituzioni si sono spese fin quanto è stato possibile per creare le migliori condizioni affinché un nuovo progetto industriale potesse decollare. Questo ci amareggia ma non è nostra intenzione mollare la presa, continueremo a sostenere i lavoratori attraverso lo studio di percorsi formativi per la creazione di nuove opportunità occupazionali”.

I centri per l’Impiego della Provincia di Firenze lavoreranno da subito per consentire un immediato avvio delle procedure di mobilità ai lavoratori per poter avere un reddito seppur minimo il prima possibile. Inoltre – ha detto il Presidente della Provincia di Firenze - insieme alla curatela, ci auguriamo di poter provare a insistere nella ricerca di nuovi partner industriali, consapevoli che la strada da percorrere è tutta in salita”.“Una doccia gelata, giunta a poche ore dalla firma dell’accordo con la Solaris 3, che si era impegnata fortemente, e soprattutto giunta a poche ore dalla scadenza della Cassa Integrazione” così Vanessa Boretti, consigliera regionale Pd sul passo indietro della cordata di imprenditori interessata a rilevare l’azienda.

“Credo che tutti i soggetti coinvolti abbiano fatto il massimo: le istituzioni, Comune di Castelfiorentino, Provincia di Firenze e Regione Toscana, le organizzazioni sindacali e soprattutto quei lavoratori che da quasi due anni sono in presidio permanente, e che hanno provato in ogni modo, con dignità e grandissimo senso di responsabilità, a tenere alta l'attenzione e a collaborare con l’obiettivo di costruire un percorso alternativo, per il bene di tutti. – prosegue Boretti - A ora purtroppo, la decisione improvvisa della cordata ha interrotto il cammino verso una ripartenza della Shelbox.

Da sabato 6 settembre più di 100 lavoratori saranno in mobilità; bisognerà continuare, dal punto di vista istituzionale, a supportarli con tutti gli strumenti possibili e mi impegnerò personalmente perché la Regione prosegua il suo sostegno in questo senso. Resta l'amaro in bocca per l'ennesima dimostrazione che in questo Paese il problema non è come rendere più semplice licenziare, ma come creare nuova e buona occupazione”.

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