Sgomberata Villa Carobbi a Novoli

L’assessore Funaro: “Anche in questa occasione il Comune ha risposto dando accoglienza alle persone in difficoltà”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2014 22:16
Sgomberata Villa Carobbi a Novoli

È stata sgomberata Villa Carobbi, la grande villa ottocentesca di Novoli occupata abusivamente, proprio davanti al Tribunale Novoli in Via Accademia del Cimento. L’intervento, effettuato dalla Questura, è scattato questa mattina intorno alle 8 e si è concluso verso le 19. Sul posto sono intervenuti anche la Polizia municipale, la Protezione civile del Comune e i Servizi sociali.

“Anche in questa occasione il Comune ha risposto dando accoglienza alle persone in difficoltà - ha detto l’assessore a Welfare, accoglienza e integrazione Sara Funaro -, mettendo a disposizione i nostri servizi per minori e famiglie con situazioni di grave fragilità e problemi sanitari”. “Un ringraziamento particolare va agli agenti della Polizia municipale, agli operatori dei Servizi sociali e della Protezione civile del Comune per la responsabilità e la professionalità con cui hanno operato - ha continuato -. Allo stesso modo vorrei dire grazie anche alle forze dell’ordine presenti e alle strutture di accoglienza per l’auto che ci hanno dato oggi e che continueranno a darci in futuro per gestire l’accoglienza”.

Almeno centocinquanta persone, tra cui numerosissimi bambini, hanno perso il tetto, ma sono 18 le persone accolte nelle strutture: un nucleo familiare composto da 4 persone è stato accolto nella struttura Casa Serena - Settore camere Fuligno (ASP-Acisjf); una famiglia di 5 persone è stata accolta nella struttura San Michele a Rovezzano (Caritas) che poi sarà accolta nella struttura San Felice (gestione Progetto Sant’Agostino). Il padre è stato accolto presso l’Albergo Popolare. Entrambi i nuclei familiari hanno al loro interno bambini con problemi di salute gravi. Infine, una famiglia di 9 persone è stata accolta nella struttura Pronto Dimmi (CTM-Nuccia). Il Comune ha offerto accoglienza anche a un ragazzo minore che, però, ha rifiutato insieme al padre e ad altri due minori di cui il familiare ha rifiutato l’accoglienza. L’Associazione Nazione Rom chiede immediata apertura a tutte le famiglie ed i bambini privati di un tetto.

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