Sesto Fiorentino: l’esito delle elezioni colpisce il PD, sino ai vertici di Quadrifoglio

Fa festa la sinistra. Fattori (Sì): “A Sesto vince la nuova sinistra del Sì”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2016 21:35
Sesto Fiorentino: l’esito delle elezioni colpisce il PD, sino ai vertici di Quadrifoglio

“Dopo l’incredibile campagna elettorale e mediatica, l’esito delle elezioni di Sesto sancisce il fallimento della politica dei rifiuti portata avanti da Pd e Quadrifoglio. Per questo ci attendiamo un gesto coerente: le dimissioni dei vertici della società che si occupa dei rifiuti”. Questa la richiesta congiunta della consigliera comunale Miriam Amato e del deputato di Alternativa Libera, Massimo Artini, che aggiungono: "Inaccettabili e arroganti le dichiarazioni odierne del presidente Moretti, che conferma la costruzione dell'inceneritore come se le elezioni di Sesto non fossero avvenute e nulla fosse cambiato". “Mai avevamo assistito in occasione di una consultazione democratica, l’intervento a gamba tesa di una società a capitale pubblico – sottolinea la consigliera - Per settimane i vertici di Quadrifoglio, invece che occuparsi della gestione dei rifiuti, si sono gettati anima e corpo nella campagna elettorale di Sesto Fiorentino.

Si sono così schierati apertamente per un candidato, risultato alla fine sonoramente sconfitto”. “Una situazione inaccettabile, inopportuna e che è stata duramente condannata dai cittadini alle urne – prosegue Artini - I residenti di Sesto non hanno creduto agli interventi pubblici di Moretti e Giannotti, opponendosi a questa politica degli inceneritori e a un utilizzo selvaggio del territorio”. “I risultati di Sesto confermano inoltre che il processo partecipativo per la realizzazione dell’inceneritore e del nuovo aeroporto, così come delle altre grandi opere che sorgeranno nell’hinterland fiorentino, sia completamente mancato e come sia ormai finita l’epoca delle decisioni calate dall’alto.

Se a tutto questo aggiungiamo l’incapacità gestionale, testimoniata dai rifiuti che quotidianamente sommergono le strade di Firenze, e l’esito della gara d’ambito – concludono Amato e Artini - le dimissioni non sono solo opportune ma rappresentano oggi una necessità amministrativa”.

“La vera partita toscana si è giocata a Sesto Fiorentino e a Sesto abbiamo vinto. Ha vinto una sinistra nuova e nettamente alternativa al PD e alle destre. Qui il PD è stato sconfitto non perchè "la destra vota grillo", ma perché la sinistra vota la sinistra. Lo stesso è accaduto in una delle metropoli italiane che è andata al voto, Napoli, o in città come Latina. Una sinistra autonoma e di governo, con respiro europeo e capace di costruire radicamento e consenso sui temi e sui contenuti: serve, nel paese, uno spazio politico unico, riconoscibile e in grado di avere pensieri lunghi, andando oltre vecchi confini”, afferma Tommaso Fattori, capogruppo regionale di Sì Toscana a Sinistra. “A Sesto è stato fermato il partito del no e degli affari: il PD, un partito abbarbicato ad un vetero-modello di sviluppo che distrugge risorse e ambiente senza più creare lavoro, un partito che dice no alla strategia rifiuti zero per conservare il modello inceneritorista, un partito che dice no al parco agricolo e al Polo Scientifico di Sesto per edificare un nuovo aeroporto che ammazzerà definitivamente la piana e che ammazzerà pure l’aeroporto di Pisa.

Tuttavia il partito della regressione è stato fermato perché sta sbocciando una sinistra nuova, che dice sì all’economia circolare, al lavoro e ai diritti, alla ricerca scientifica e al rafforzamento anziché alla privatizzazione dei servizi pubblici. Una sinistra che pone come centrale il tema delle disuguaglianze sociali e della redistribuzione della ricchezza, capace di governare una città e un territorio assieme ai cittadini e non contro i cittadini.” “Lorenzo Falchi non ha semplicemente vinto, ha trionfato, e con lui ha trionfato la comunità che ha costruito la campagna elettorale e il programma della lista, e hanno vinto tutti i sestesi, a partire dai tantissimi che in questi anni hanno partecipato attivamente alla vita della città, organizzandosi, animando iniziative e comitati.

Sesto è una città viva e questo voto lo dimostra. E non dobbiamo dimenticare l’esperienza politica coagulatasi attorno a Quercioli raggiungendo al primo turno quasi il 20% dei voti, poi confluiti su Lorenzo Falchi: questa è una ricchezza umana e politica da valorizzare, occorre una sinistra unita e rinnovata, qui e nel paese”. Aggiunge Fattori: “Se Lorenzo Falchi era in tutto e per tutto un nostro candidato, anche un altro candidato sindaco da noi sostenuto, Mauro Cornioli, candidato “civico” e indipendente a tutti gli effetti, è stato eletto Sindaco a Sansepolcro vincendo il ballottaggio contro il PD.

Con Cornioli entra in consiglio comunale anche Gabriele Marconcini, che alle elezioni regionali è stato candidato di punta per Sì Toscana a Sinistra nella circoscrizione aretina, ad ambedue vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte del nostro gruppo regionale”. “Su sei comuni al ballottaggio in Toscana, due hanno oggi i Sindaci che volevamo, in netta alternativa alle destre e al PD, e di questo siamo felici. Continua il cammino iniziato con Sì Toscana a Sinistra un anno fa e che”.

"La vittoria di Falchi è la vittoria della buona politica. E' la vittoria di una sinistra fatta dalle persone e per le persone, che ha il coraggio di mettersi in discussione a prescindere dalle provenienze per dare vita ad una esperienza collettiva. Sesto può essere un modello per rilanciare un progetto di sinistra coraggioso, in grado di cambiare il nostro Paese. Dobbiamo lavorare sodo, radicarci nei territori e mostrare di essere un'alternativa credibile e autorevole senza mettere in discussione i nostri valori: giustizia, uguaglianza, partecipazione, solidarietà. A Lorenzo faccio gli auguri di buon lavoro: da Sesto iniziamo a scrivere una nuova storia".Lo afferma la senatrice di Sinistra Italiana Alessia Petraglia.

I consiglieri metropolitani Riccardo Lazzerini e Matteo Palanti (gruppo 'L'Altra Città') sono "davvero soddisfatti che una lista di sinistra che ha una nuova prospettiva di governo per la città abbia vinto le elezioni. Sesto aveva e ha davvero bisogno di energie nuove. Da oggi inizia la battaglia più dura per Sesto e per Lorenzo Falchi: dare una nuova visione della città, completamente alternativa alle brutte pagine scritte dal Pd in questi anni sulla pelle di una città che ha sofferto più di altre la crisi economica".Una forza ampia "davvero ecologista, di sinistra e progressista, ha in mano le chiavi della città.

Adesso che la sfida è stata coraggiosamente colta, crediamo che quelle nuove energie sapranno dare alla città un nuovo futuro insieme a tutte le forze, come quelle di Quercioli, che sostenevano uno sviluppo alternativo della città: nonostante il mancato apparentamento, auspichiamo adesso una convergenza naturale fra forze che hanno una prospettiva completa della nuova Sesto, per un sostegno reale nella città ai difficili compiti che l'amministrazione avrà, che non possono e non devono restare confinati in una maggioranza solo rappresentativa in Consiglio comunale"."Come detto prima delle elezioni - continuano Lazzerini e Palanti - noi consiglieri metropolitani ci mettiamo, con spirito di servizio, a disposizione della nuova maggioranza che governa Sesto per le cruciali battaglie che la attendono.

Adesso è il momento di stringerci tutti, e dimostrare che una sinistra di governo può fare la differenza fra far vivere e correre una città oppure trasformarla in una periferia insalubre. Per quel che conta e per quello che potremo fare, siamo tutti uniti a fianco di Lorenzo Falchi e dei sestesi che hanno chiesto a gran voce un cambiamento".

In evidenza