Sesto Fiorentino caput mundi, Sara Biagiotti e il nuovo PD

Paolieri: "Il Sindaco di Sesto sta affrontando problemi preesistenti il suo mandato. Ha la nostra totale solidarietà"

Antonio
Antonio Lenoci
08 luglio 2015 13:56
Sesto Fiorentino caput mundi, Sara Biagiotti e il nuovo PD

"La mozione di sfiducia è un atto irresponsabile e autodistruttivo" è stato detto in merito all'accaduto, definito un vero e proprio "Terremoto" che ha messo in crisi il PD Toscano costretto ad inviare messaggi di solidarietà da ogni angolo della regione al fine di attenuare l'effetto implosivo dell'epicentro situato a Sesto Fiorentino. Numerose le riflessioni e gli inviti a tornare sui propri passi rivolti a chi ha presentato la sfiducia, scomodati anche i dati elettorali delle elezioni regionali per evidenziare l'apprezzamento verso il Partito."Si tratta di un atto scellerato, contro la città" con queste parole il sindaco di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti, intervenuta in diretta telefonica nel programma di Tele Iride (ch.96) STUDIO TG (visibile in streaming sul sito www.teleiride.tv), ha definito la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata da 13 consiglieri comunali di cui ben 8 del suo stesso schieramento.

"Non si può mandare a casa un sindaco per lotte politiche o visioni interne diverse - ha proseguito Biagiotti - le mozioni di sfiducia si fanno verso i sindaci che rubano, che compiono atti contro la pubblica amministrazione, non per ragioni politiche che riguardano visioni o aspetti di amministrazione della città, che tra l'altro in questo anno ha compiuto tanti atti a favore dello sviluppo, dell'impresa del lavoro, che si è spesa per far tornare le aziende ad investire sul nostro territorio, che ha i servizi sociali più alti di tutta l'area nord-ovest".

Ma si tratta solo di un fenomeno locale? L'attenzione è andata subito alle opere strategiche, i grandi temi sul tavolo dell'area metropolitana che partono dal Comune guidato per 10 anni dal "turbolento" e sanguigno Gianni Gianassi è toccato in eredità a Sara Biagiotti, collaboratrice fidata di Matteo Renzi ai tempi della scalata al PD nazionale e grande amica di Simona Bonafé e Maria Elena Boschi.A Sara Biagiotti nessuna poltrona europea o romana, ma il Comune alle porte del capoluogo e la carica di presidente dell'Anci Toscana con una delega non scritta ma sostanziale alle infrastrutture da realizzare dopo anni ed anni di stallo: l'Aeroporto di Firenze e l'Inceneritore di Case Passerini.Un quadro toscano e fiorentino che però - direbbero i critici d'arte - rimanda ad una tecnica già sperimentata altrove: un nome di fiducia che si insedia su una poltrona scottante, occupata in precedenza da chi si poneva di traverso davanti ad alcune scelte.La sfiducia ha dunque un significato più ampio? Per questo Sesto è oggi caput mundi in Italia.

Senza più Province è la Città Metropolitana che si occupa della gestione territoriale, e proprio in questo nuovo ente si è sentita l'eco maggiore della sfiducia, perché si attendeva solo il "nulla osta" a tutto ed a tutti."I problemi che Sara Biagiotti ha incontrato erano preesistenti il suo mandato e sta cercando di affrontarli. Consideriamo molto grave la scelta di alcuni consiglieri Pd del Comune di Sesto di sfiduciare con una mozione il loro Sindaco Sara Biagiotti" il capogruppo Francesca Paolieri e il gruppo Pd della Città Metropolitana stigmatizzano questa scelta, "dalla quale possono tornare ancora indietro.

Sara Biagiotti ha avuto dodici mesi fa il 56 per cento dei consensi, un grande risultato confermato alle ultime elezioni regionali che hanno visto il Pd al 54 per cento", grandi numeri, un peso politico considerevole eppure il PD parla di "Sconcerto e preoccupazione". Il Domino ed il suo effetto, questa la paura? Il PD anche a livello nazionale non vive un periodo facile perché i fedelissimi risultano sempre più invisi ad uno zoccolo duro che "ieri t'illuse, che oggi m'illude", o Autolesionismo.

Lo spettro del commissario. "Con l'arrivo di un commissario, per un anno, la città sarebbe gestita da un organo che non avrebbe certamente la sensibilità politica di un sindaco e di un consiglio comunale. Pertanto anche sui grandi temi infrastrutturali come termovalorizzatore e aeroporto, verosimilmente, tutte le operazioni, invece di essere riviste o osteggiate, sarebbero notevolmente accelerate. Un grande risultato politico all'inverso, insomma" ha dichiarato Sara Biagiotti.

La mozione di sfiducia secondo il Gruppo metropolitano un atto irresponsabile, che mostra scarso senso delle istituzioni da parte di questi consiglieri e rischia di portare il Comune di Sesto Fiorentino verso un commissariamento. Dunque un gesto che è autodistruttivo e, ci sembra, legato più a ragioni personali che a una visione di città" conclude Paolieri. Un 'bisticcio' che rischia di costare caro.

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