“Sergio Scatizzi 1918-2018”. Montecatini ricorda l'artista nel centenario della nascita

La pittura materica di Scatizzi caratterizzata da forti esplosioni cromatiche è in mostra alla galleria civica MO.C.A. - Montecatini Contemporary Art. Una rassegna di qualità per un artista che meriterebbe un museo nella sua Montecatini.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
21 novembre 2018 12:21
“Sergio Scatizzi 1918-2018”. Montecatini ricorda l'artista nel centenario della nascita

Organizzata dall’assessorato alla Cultura in collaborazione con lo studio di arte moderna “Il fiore” di Montecatini Terme, archivio unico di Sergio Scatizzi, l’evento è pensato come tributo al grande pittore e poeta nato a Capannori il 20 ottobre 1918, nell’importante ricorrenza del centenario dalla nascita.

Artista e intellettuale di grande qualità Sergio Scatizzi ha avuto importanti riconoscimenti critici durante la sua lunga esistenza, ricca di successi riportati in esposizioni e mostre di carattere personale e antologico, dalla partecipazione, nel 1950, alla XXV biennale di Venezia fino all’ultima grande mostra tenutasi a Palazzo Pitti nel 2009, anno della sua morte a Firenze.

La rassegna espone cinquanta lavori del Maestro valdinievolino e montecatinese d'origine e d’adozione. Forte fu, infatti, il legame di Scatizzi con la città termale, dove il pittore visse con la sua famiglia sino al 1955 e dove, alla Libreria Ariel, nel 1949, tenne la sua prima personale.

La mostra permette di percorrere un affascinante viaggio al fondo della creatività di un artista importante, uno dei maggiori esponenti di un informale declinato sul versante materico. Scatizzi affonda, per così dire, le mani nelle crete cromatiche della natura e trasforma la materia in emozione, alimentandola del proprio vissuto. La sua arte è continuamente collegata alla riflessione sulla natura delle cose, mai ripiegamento in facili malinconie. La mostra è uno straordinario itinerario attraverso le immagini scavate nella materia da un artista avido di risposte, da un pittore sensibile e colto che nella sua modernità espressiva evidenzia i segni e la memoria della grande tradizione toscana.

La qualità delle opere esposte che si evidenzia in splendidi paesaggi toscani, nei fiori,  nelle terre volterrane illuminate da uno straordinario colore ocra, trova, a nostro parere la migliore espressione nelle opere totalmente informali. In queste Scatizzi rompe il confine tra immagine bidimensionale e immagine plastica, evidenzia un linguaggio di grande espressività che utilizza il colore come puro elemento materico e costruisce opere di altissimo livello che lo collocano tra i migliori artisti informali italiani ed europei, vicino per certi versi alle ricerche di Jean Fautrier.

Le cinquanta opere in mostra hanno titoli che vorrebbero forse spiegare qualcosa che non è necessario spiegare. Se le cose, per dirla con Ferdinando Pessoa, non hanno significato ma esistenza, le opere di Scatizzi hanno esistenza, sono le epifanie di un mondo interiore che l’artista lascia emergere nelle sue tele.

Collegata alla rassegna del museo civico, è la mostra parallela che si tiene sempre a Montecatini alla Galleria Il Fiore, sede dell'archivio storico di Sergio Scatizzi.

La mostra è accompagnata da un catalogo che è ottimo viatico per la conoscenza di Scatizzi.

Il catalogo, a cura di Alberto Diolaiuti, contiene gli interventi critici di Bruno Ialuna, Simonella Condemi e Giammarco Puntelli.

E' significativo e importante quest’omaggio di Montecatini a Scatizzi. Un primo passo, ci auguriamo, verso l'auspicabile creazione nella città termale di un museo dedicato a Sergio Scatizzi, in linea con quanto fatto da Viareggio per Lorenzo Viani o da Città di Castello per Alberto Burri.

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