Servizi all'infanzia, salta il rapporto numerico tra educatori e bambini

Un servizio oppure un diritto?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 Maggio 2014 16:18
Servizi all'infanzia, salta il rapporto numerico tra educatori e bambini

"Forte preoccupazione, manifestata ai tavoli regionali tecnici e politici sulla volontà della regione di andare a riscrivere la parte del regolamento che noi consideriamo il cuore del servizio: il rapporto numerico educatore/bambini" così FP CGIL e CISL FP che però esprimono un giudizio positivo sul lavoro che la Regione Toscana ha svolto nel percorso di revisione/riscrittura del Regolamento Regionale sui servizi all’infanzia e nell’aver altresì recepito le osservazioni che questa organizzazione ha posto quale contributo per l’obiettivo condiviso di migliorare la qualità del servizio nell’interesse dei bambini e del personale preposto a questi servizi.

Una Comunicazione della Commissione Europea del 17.02.2011 definisce Educazione e Cura della Prima Infanzia, "il primo e fondamentale gradino dell’educazione per il futuro cittadino".

La modifica che non piace.  “Il rapporto numerico dovrà essere calcolato almeno all’80% degli iscritti complessivi (dove per complessivi si intende la ricettività massima più il 20%)"

"Il calcolo della dotazione organica sul 100% degli iscritti rimane per noi elemento qualificante che compensa l’innalzamento nel nuovo regolamento dei rapporti numerici nelle diverse fasce di età e la riduzione dello spazio minimo pro-capite per bambino da 6 a 5 metri quadrati comprensivi dell’ambiente destinato al bagno e al cambio dei bambini".

Questo, sommato alle iniziative formative in corso sugli Standard Funzionali presso l’Istituto degli Innocenti (e patrocinate dalla Regione Toscana) che vedono "una razionalizzazione della presenza del personale portata all’estremo, con compresenze pressoché inesistenti nelle ore più centrali della giornata, si tradurrà in un peggioramento della qualità del servizio e della sicurezza per i bambini stessi".

La dotazione organica e il rapporto numerico sono elementi nevralgici per la qualità del servizio ai bambini e alle famiglie.

Sindacati chiedono alla Regione Toscana di "non apportare tali modifiche e di individuare il prossimo anno educativo quale anno di sperimentazione sull’applicazione del nuovo regolamento prevedendo anche una gradualità nel percorso di applicazione del regolamento stesso. Per quanto espresso dalla Comunicazione della Commissione Europea che individua in tali servizi il momento fondamentale della crescita dei futuri cittadini e un indispensabile supporto alle famiglie, ci aspettiamo dalle istituzioni la salvaguardia di questi principi e sostegno forte ad una legge che superi la criticità di essere oggi, in questo paese considerati un servizio a domanda individuale (e per tale ragione un servizio costoso per le famiglie) e non un diritto".

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