Scuola: presidio per il regolare inizio delle lezioni

Il deputato fiorentino Toccafondi: “In Toscana meno istituti senza presidi grazie a governi del Centrosinistra. Solo 30 reggenze, nel 2018 erano ben 160"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 settembre 2019 09:03
Scuola: presidio per il regolare inizio delle lezioni

Mercoledì 11 settembre dalle ore 11.00 alle 12.30 si terrà a Firenze in Via Mannelli 113 davanti agli uffici dell'Ufficio Scolastico Regionale una manifestazione/assemblea organizzata dall'associazione sindacale NOI SCUOLA e dal gruppo docenti precari TRE ANNI PER IL RUOLO - per chiedere principalmente l'accelerazione e la contestualità delle nomine annuali. Si tratta di circa 2.000 incarichi annuali di insegnamento nella provincia di Firenze ancora da assegnare a pochi giorni dall'inizio delle lezioni.

“Nel 2018 erano 160 le scuole senza un Preside in Toscana. Quest’anno scolastico inizia invece con “sole” 30 reggenze. Il bicchiere è decisamente mezzo pieno grazie al governo, ma non quello di Lega e 5 stelle bensì grazie a quello di prima, quello Renzi e Gentiloni” così il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi, già sottosegretario alla Pubblica Istruzione nei governi di centrosinistra, commenta la situazione delle reggenze in Toscana. “Non va dimenticato – spiega Toccafondi– è che è stato proprio grazie al lavoro che abbiamo fatto quando eravamo al Governo che sono stati trovati i soldi ed è stato così fatto partire il concorso per i nuovi presidi.

Un concorso, poi chiuso qualche mese fa non senza varie difficoltà create dal governo del fu cosiddetto “cambiamento””. “Ritengo – conclude Toccafondi – che in questo esempio vi sia contenuta tutta la misura della sfida che attende il governo Pd e 5 Stelle. Perché è chiaro che non potrà essere un governo che galleggia, magari navigando a stento su premesse fornite prima, ma dovrà essere un governo coraggioso che ad esempio trova per davvero i soldi per la scuola.

Perché anche sulla scuola occorre coraggio. La scuola, non dimentichiamolo mai, è fatta per i ragazzi e deve puntare a fornire loro gli strumenti migliori per affermarsi nella vita. E quindi occorre investire con coraggio su valutazione, merito, selezione. E per riuscirci dobbiamo far si che i dirigenti scolastici tornare ad essere protagonisti”.

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