Scuola, paritarie non pagheranno Imu e Tasi

Le scuole paritarie con rette individuali inferiori ai 7mila euro saranno esentate dal pagamento di Imu e Tasi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2014 17:38
Scuola, paritarie non pagheranno Imu e Tasi

 "Con il decreto del Tesoro, si è sanata una disparità tra scuole statali e paritarie che non aveva ragione di essere, visto che il sistema di istruzione italiano è costituito per legge da istituti gestiti dallo Stato e istituti non statali, ma che svolgono la medesima funzione di servizio pubblico" afferma, in una nota, il presidente della Fism Toscana, Leonardo Alessi

"C'era il rischio concreto - ricorda Alessi - che chiudessero a breve migliaia di scuole paritarie, costrette a pagare senza motivo decine di migliaia di euro di Imu. Il sistema dell'educazione nazionale è unico, e uniche devono essere le regole, quindi bene questo decreto che sana un vulnus".Il presidente della Fism Toscana ricorda, in questo senso, l'accordo tra la Federazione regionale delle scuole materne cattoliche, l'Anci Toscana e la Regione Toscana, firmato lo scorso 12 aprile, che vede l'ente pubblico sostenere con 1,5 milioni di euro di aiuto al pagamento della retta i genitori che iscrivono i propri figli agli istituti paritari dell'infanzia.

"Si tratta di un primo passo estremamente positivo - sottolinea Alessi - nella collaborazione tra le istituzioni pubbliche e le scuole non statali, nell'ottica della sussidiarietà e della libertà di educazione. Ben vengano, dunque, tutte quelle norme che consentono al nostro Paese di avvicinarsi a una effettiva parità scolastica, materiale oltre che giuridica".Il dibattito è aperto sul vantaggio tratto dalle strutture legate alla Chiesa, anche in caso di istituti privati prestigiosi. Nel decreto anche i centri sportivi ed i circoli restano legati al pagamento di un contributo poco più che simbolico.Più difficile, forse, eludere le tasse nel caso di strutture ricettive che dovranno essere strutturate in modo non imprenditoriale ad esempio ospitando pellegrini e non soggiornanti o villeggiatori. 

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