Scuola dell'infanzia Niccolini: bambini non riescono a stare in classe

Il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi), su sollecitazioni di vari genitori, parlerà con la preside dell’Istituto Niccolini-Ghiberti per verificare come risolvere la situazione. Non si trovano insegnanti per le supplenze e i piccoli vengono spostati arrivando a creare classi di 30 bambini. La vicesindaca Giachi: «Siamo al lavoro da tempo per risolvere il problema della scarsità di insegnanti»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2018 22:32
Scuola dell'infanzia Niccolini: bambini non riescono a stare in classe

Firenze – “La situazione alla scuola d’infanzia “Niccolini” di Firenze sta diventando un caso. Non si trovano insegnanti per le supplenze e i piccoli vengono spostati arrivando a creare classi di 30 bambini. I piccoli non possono essere spostati come pacchi postali, modificare bruscamente le loro abitudini e amicizie consolidate non è mai positivo. E’ incomprensibile, un sistema che vede tanti insegnanti in attesa di un lavoro e nel contempo non si riescono a trovare supplenti per la “Niccolini”.

Il sistema dignitoso non può tollerare che si cerchino insegnanti con annunci delle mamme disperate sui social. I genitori sono allarmati, si tratta di bambini piccoli la cui educazione e cura dovrebbe essere messa al primo posto. E le lunghe assenze delle attuali maestre erano state annunciate con largo anticipo. Lo scorso anno le assenze non sono mai state compensate in modo continuativo. Parlerò con la Preside dell’istituto comprensivo Niccolini-Ghiberti per verificare come possiamo aiutarla a risolvere questa situazione.

E se quello dell’istituto è un caso isolato oppure un problema comune ad altri istituti”. E’ l’appello lanciato dal Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi), sollecitato da vari genitori della scuola d’infanzia “Niccolini”.

«L'amministrazione è al lavoro da tempo per risolvere questa situazione che si è determinata, in modo particolare, dopo il massiccio passaggio delle insegnanti dalle scuole comunali a quelle statali dovuto all’aumentata capacità di assunzione dello stato in seguito ai concorsi degli ultimi anni. Il problema si è poi acuito dal punto di vista della tempistica per le procedure di stabilizzazione che dovevano precedere le assunzioni». É quanto ricorda la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi a proposito dei problemi lamentati dal consigliere regionale Paolo Marcheschi (FdI) alla scuola dell'infanzia Niccolini. «Senza dimenticare – ha proseguito – un ulteriore difficoltà: sono pochi i laureati in possesso del titolo di studio necessario per poter insegnare in questi istituti.

E per questo abbiamo anche sollecitato l’Ateneo ad adottare politiche che incrementino i laureati». «Prima dell'inizio dell'anno scolastico – ha aggiunto – abbiamo chiesto la disponibilità anche ai docenti inseriti nelle graduatorie statali, così come previsto dal regolamento comunale per le assunzioni. Ed abbiamo anche utilizzato la procedura di 'messa a disposizione'. Quest'ultima permette a chi non è iscritto nelle graduatorie d’istituto di candidarsi per posti di supplenza ed a coloro che sono iscritti in graduatoria di candidarsi anche in altre province oltre a quella di iscrizione».

«Le scuole hanno graduatorie specifiche dalle quali attingere in caso di posti vacanti – ha concluso – queste graduatorie, però, non sono sempre sufficienti. E così è stato anche a Firenze. Per questo sono anche in corso le procedure per l'attivazione di concorsi per l'assunzione di insegnanti a tempo indeterminato».

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