Scoppio del Carro: domenica l’evento a porte chiuse

Dopo lo stop dell’anno scorso, appuntamento con restrizioni per l’emergenza sanitaria. Non si farà neanche a Rufina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2021 16:04
Scoppio del Carro: domenica l’evento a porte chiuse

Torna nella domenica di Pasqua l’appuntamento con lo Scoppio del Carro, l’antica tradizione popolare fiorentina che si tramanda da oltre nove secoli. Lo scorso anno la pandemia non ha consentito lo svolgimento dell’evento e anche quest’anno, causa emergenza sanitaria, l’evento si terrà a porte chiuse e in forma ridotta.

L’appuntamento, in programma alle 11, sarà trasmesso in diretta da ToscanaTv (canale 18 del digitale terrestre) che seguirà l’intera manifestazione a partire dalle 9. Tutta l’area intorno al Duomo sarà interdetta dalle 7 di domenica 4 aprile e fino al termine della cerimonia liturgica. Anche la celebrazione liturgica, all’interno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore (inizio alle 10.40 circa) potrà essere seguita, in diretta streaming, sui siti web di Toscana Oggi e Radio Toscana. Non è previsto il corteo con il Brindellone che verrà trasportato, come sempre, da Porta al Prato così come sono state abolite tutte le celebrazioni che precedono lo scoppio del “Carro del Fuoco”.

Per consentire il transito del Brindellone sono stati disposti alcuni provvedimenti relativi a sosta e circolazione lungo il percorso. In dettaglio sono già in vigore divieti di sosta in Borgo Ognissanti e via degli Strozzi a cui si aggiungeranno quelli lungo l’itinerario a partire dalla mezzanotte di domenica 4 aprile (e fino alle 14). Si tratta di divieti di sosta sulla direttrice composta da Il Prato (tra via Garibaldi e via Curtatone), Borgo Ognissanti, via Roma, via Garibaldi (tra Il Prato e il numero civico 22), via dei Cerretani (tra piazza dell’Olio e piazza San Giovanni), via dei Pecori (stesso tratto), via dei Calzaiuoli (tra via degli Speziali e piazza Duomo), via delle Oche (tra via dei Calzaiuoli e via dello Studio), via del Campanile, via della Canonica, piazza del Capitolo, Borgo San Lorenzo, via dei Martelli (tra via Biffi e piazza Duomo), via Ricasoli (stesso tratto), piazza San Giovanni e piazza Duomo (area tra via dello Studio-piazza San Giovanni-via Ricasoli).

E in via dei Cerretani-via dei Pecori-via Roma-via dei Tosinghi-via del Calzaiuoli-via delle Oche-via del Campanile-via della Canonica-piazza del Capitolo-Borgo San Lorenzo-via dei Martelli-via Ricasoli-piazza San Giovanni-piazza Duomo si aggiungeranno anche divieti di transito.Nelle prime ore della mattina per il passaggio del Brindellone scatterà una chiusura temporanea sull’itinerario Il Prato-Borgo Ognissanti-piazza Goldoni-via della Vigna Nuova-via degli Strozzi-piazza della Repubblica-via Roma-piazza San Giovanni-piazza Duomo.Si ricorda che causa emergenza sanitaria non sarà possibile assistere al passaggio del Brindellone: l’area sarà off limits anche per i pedoni.

RUFINA

Una manifestazione amata da tutti e che, purtroppo, per il secondo anno di seguito non si svolgerà. Mario Giustini presidente dell’associazione Scoppio del Carro ha dato la triste notizia a tutti gli appassionati dell’evento da sempre segno di gioia e speranza.

Il sindaco di Rufina Vito Maida ringrazia l’associazione che oramai da molti anni organizza lo Scoppio del Carro e si augura che dall’anno prossimo si possa riprendere questa bellissima tradizione. “Sono dispiaciuto che anche quest’anno non si possa celebrare la manifestazione che illumina la notte pasquale del nostro paese – afferma il sindaco Maida – ringrazio l’associazione per l’impegno che ha sempre messo ogni anno e mi auguro che dal 2022 si possa riprendere questa e tutte le altre manifestazioni, segno importante della vitalità della nostra comunità”.

Ricordiamo che le origini di questa manifestazione risalgono al 1937, quando un gruppo di cittadini rufinesi inventarono un rudimentale “marchingegno” chiamato Berta (dal nome dell’attrezzo dei fabbri per schiacciare le barre di metallo incandescenti) che, tramite un particolare procedimento, faceva scoppiare un primitivo petardo, con conseguente forte rumore udito da tutto il paese. Nel 1946 la Berta fu poi chiamata ufficialmente “lo Scoppio del carro” il “marchingegno” usato divenne sempre più sofisticato con la comparsa della “colombina” di carta pesta, accesa all’altezza dell’altare della Chiesa di San Martino, che grazie ai razzi arrivava verso il carro e, una volta accesi i fuochi e ripartiva per la chiesa.

Il carro attuale trova spunto da un disegno presente nella Biblioteca Magliabechiana di Firenze che risale alle metà del ‘600, ed è impreziosito da pitture che rappresentano il Cristo Risorto, San Martino patrono di Rufina e vedute del territorio Rufinese.

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