Sciopero Generale, da Santa Maria Novella contro il Jobs Act

Un corteo per le strade di Firenze al quale si sono uniti studenti, operai ed impiegati pubblici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2014 13:56
Sciopero Generale, da Santa Maria Novella contro il Jobs Act

Non solo operai impegnati nelle fabbriche che stanno scomparendo dal territorio. In piazza a Firenze, per il concentramento toscano dei Sindacati di Base, anche studenti ed impiegati pubblici.

In occasione dello sciopero generale indetto da USB - Orsa – Unicobas, un corteo di circa 1.500 lavoratori aperto dallo striscione "LICENZIARE RENZI – DIFENDERE IL LAVORO", ha attraversato il centro della città. Il corteo si è snodato attraverso le strade del centro storico per sfilare sotto il palazzo della presidenza regionale: "Che da sempre - commenta USB - in perfetta sintonia con le politiche renziane, si prodiga con proposte sperimentali per la distruzione della sanità pubblica, del trasporto pubblico, e nell’attivare politiche che favoriscono il precariato e la cessione in appalto dei servizi, senza nessun controllo sulle condizioni di lavoro e salariali dei lavoratori, considerati solo dei numeri, senza diritti né dignità".

 Autisti e lavoratori dell'aeroportuale, infermieri, impiegati pubblici, lavoratori dell'acquedotto, del commercio, della scuola, precari e dipendenti di cooperative tutti insieme per dire "Basta alle politiche violentemente antipopolari del governo Renzi, a Firenze da tempo ben noto come Pinocchio".

La manifestazione si è conclusa in piazza San Firenze, sede dell’ex Palazzo di Giustizia, con l’auspicio che "Tutti insieme, studenti, lavoratori stabili e precari, disoccupati, pensionati, si possa costruire un forte fronte di opposizione sociale per riportare equità, solidarietà e giustizia in questo paese così disastrato".

Lo sciopero generale ha prodotto manifestazioni in tutta Italia contro il Jobs Act e le modifiche dettate dal Governo al sistema del Lavoro. USB ha recentemente dichiarato di costituire una forza lavoro numericamente inferiore rispetto ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, ma dotata di una "autonomia decisionale" che le imprime "una spinta dal basso".Alcuni disagi sono stati segnalati in giornata lungo le tratte ferroviarie e su alcuni voli in cartellone al Vespucci di Firenze.La mancanza storica di un fronte comune: questa è la pecca spesso attribuita alle formazioni sindacali italiane che si sono divise anche sulla Manifestazione prevista a Roma il 25 ottobre. Angeletti, segretario Uil, proprio da Firenze ha lanciato accuse pesanti verso i suoi colleghi "politicanti" che per contrastare Matteo Renzi si troverebbero invece a "recitare la parte che lui ci ha assegnato".

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