Sciopero Bassilichi: azienda divisa in tre parti ed incentivo all'esodo

Dopo l'incontro i sindacati hanno chiesto un tavolo con le Istituzioni 

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2018 16:11
Sciopero Bassilichi: azienda divisa in tre parti ed incentivo all'esodo

Altissima adesione allo sciopero convocato in tutti gli stabilimenti del territorio nazionale dalle 9 alle 11 di questa mattina, è la risposta dei lavoratori Bassilichi che si sono riuniti in massa in assemblea per definire insieme alle organizzazioni sindacali un percorso che arrivi a tutelare tutti i dipendenti.

Il Coordinamento sindacale ha reputato insufficienti le proposte fornite dall'azienda. Le linee guida del piano industriale che Bassilichi Spa ha presentato a Fim-Cisl, Fiom-Cgil e alla RSU prevedono la divisione dell'azienda in tre parti.Nella prima confluirebbero circa 240 addetti in una società denominata Ausilia S.r.l, che sarà attiva nel settore delle back office bancario, capogruppo di Fruendo Srl (ex back office del Monte dei Paschi di Siena). La seconda parte confluirebbe con circa 250 addetti in una Newco che sarà attiva nel settore del Contact Center, ambito nel quale viene prestata, ad esempio, assistenza tecnica agli esercenti sui terminali POS.

La terza parte rimarrebbe nel perimetro Bassilichi diventando presidio NEXI, a completamento del piano di ristrutturazione.L'azienda ha proposto inoltre un esodo incentivato volontario.Le organizzazioni sindacali hanno richiesto fin da subito l'assunzione di responsabilità non solo a Bassilichi stessa, ma anche alla controllante NEXI (che si candida ad essere il primo Player Nazionale nel settore dei pagamenti digitali).“Con l'acquisizione di giugno 2017, erano state prospettate ampie possibilità di sviluppo mentre oggi si è intrapresa la direzione opposta, ovvero l'allontanamento dal perimetro NEXI di centinaia di lavoratori e di attività del core business.

Per questo, forti del sostegno dei lavoratori, siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie che vadano verso la risoluzione della vertenza” è la dichiarazione unanime di Fim e Fiom.Contemporaneamente alla dichiarazione di sciopero i sindacati hanno richiesto un tavolo con le Istituzioni regionali e nazionali affinché si facciano promotori verso la Capogruppo NEXI S.p.A. per l'ottenimento delle tutele utili a garantire una solida prospettiva ai lavoratori e valorizzare le loro competenze.

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