Edilizia a Firenze: il Tar sblocca i lavori fuori dal centro storico

Oggi Italia Nostra ha portato al Tribunale amministrativo regionale una precisazione in merito al ricorso contro la variante al regolamento urbanistico. L'assessore Del Re: "Finalmente una boccata d'ossigeno". Gli architetti: "Passo avanti ma vorremmo che la questione uscisse totalmente dai tribunali"

Redazione Nove da Firenze
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24 luglio 2019 14:42
Edilizia a Firenze: il Tar sblocca i lavori fuori dal centro storico

(DIRE) Firenze, 24 lug. - Si sbloccano i cantieri fuori dal centro storico. Italia Nostra e il Comune di Firenze rendono noto che, a seguito della precisazione depositata oggi al Tar da parte dell'associazione ambientalista in merito al ricorso principale contro la variante al regolamento urbanistico, gli effetti della sospensiva applicata dai consiglieri di Stato cessano fuori dall'area del centro con conseguente sblocco dei lavori urbanistici in questa parte di città. "Oggi finalmente un po' di ossigeno per tanti fiorentini- commenta l'assessore comunale all'Urbanistica, Cecilia Del Re - che aspettavano una svolta dopo essersi visti bloccare i lavori per effetto di un'ordinanza del Consiglio di Stato. Infatti, la precisazione di oggi di Italia Nostra nel contenzioso contro il Comune svincola dal ricorso la zona fuori dal centro storico e quindi possiamo far ripartire i cantieri in questa parte della città". (Cap/ Dire)

Con una nota serale Duilio Senesi, presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze, esprime la sua soddisfazione ma non totale, Bene, ma non benissimo insomma. Avrebbe preferito che la questione uscisse totalmente dai tribunali, invece così non è. "Nel corso dell'audizione presso la terza commissione consiliare (urbanistica) del Comune di Firenze che si è svolta oggi, 24 luglio, - racconta Senesi - l'assessore Del Re ha comunicato che Italia Nostra ha formalizzato al Tar che oggetto del suo ricorso deve intendersi solo il centro storico Unesco. Questo consentirà in tempi che si immaginano brevi lo sblocco pieno dell'attività edilizia nelle aree esterne al nucleo storico, passando dal 42% al 15% del patrimonio edilizio assoggettato a sospensiva almeno fino al 9 ottobre. Questo non ci soddisfa pienamente, avremmo preferito uscire completamente dai tribunali, riportando la discussione negli ambiti propri del confronto politico e scientifico, ma è comunque un notevole passo avanti reso possibile dal confronto serrato di questi giorni. Segnaliamo che oggi sul sito del Comune di Firenze sono state pubblicate nuove disposizioni per le attività edilizie possibili negli immobili soggetti al regime sospensivo, con particolare riguardo alle varianti in corso d'opera e alle opere fattibili con la categoria della manutenzione straordinaria e del restauro: queste aperture sono il frutto del recepimento di un documento redatto dalla Consulta Interprofessionale dopo ampia raccolta di segnalazioni da parte degli iscritti. Si tratta adesso di dar gambe al Forum permanente e di iniziare a lavorare in vista del prossimo Piano Operativo, per una classificazione più articolata del patrimonio edilizio esistente”, conclude il presidente dell'Ordine.

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