Tutto inizia nel 2011 e la lunga campagna di scavi all'interno dell'ex Convento fiorentino di Sant'Orsola si conclude solo dopo che il team del cacciatore di misteri, Silvano Vinceti, affida le ossa rinvenute nelle tombe al controllo degli esperti.La proposta di trasferire temporaneamente il dipinto della Monna Lisa dal Louvre a Firenze sull'onda mediatica sollevata dalla ricerca delle spoglie è invece naufragata tra petizioni, assicurazioni e sovrintendenze.Vi sarebbero oggi però clamorose novità in merito all'esito delle indagini effettuate sui resti ossei, il mondo scientifico e quello meno accreditato, ma più numeroso, degli appassionati e dei curiosi attende una conferenza stampa che a breve farà luce sui risultati.Vinceti che ha creduto e crede nelle potenzialità di Sant'Orsola e nel mistero che in essa sarebbe racchiuso, aspetta da tempo di poter dare conferma alle ultime tesi maturate dopo la campagna di scavo che ha interessato una parte di Convento rimasta intatta nonostante le successive opere edilizie che hanno interessato la grande area nel cuore del quartiere di San Lorenzo.La follia del Presidente del Comitato per la salvaguardia del Patrimonio artistico rischierebbe di trovare conferma nella datazione offerta dal carbonio misurato dai laboratori interessati, un passaggio cruciale che getterebbe nuove basi sulle quali costruire sia il futuro della ricerca che il futuro del Convento, destinato al momento al totale abbandono.Il solo aver sollevato il dubbio che la modella più famosa al mondo potesse trovarsi all'interno di una vecchia cripta fiorentina ha smosso centinaia di operatori da ogni angolo del mondo e numerosi telespettatori hanno assistito a dirette e programmi registrati tra le pareti che furono casa delle orsoline.
Una ulteriore conferma sulle fantasiose ipotesi di poter ricostruire gli ultimi istanti di Monna Lisa ed ospitare in un museo le spoglie della donna dall'enigmatico sorriso aprirebbe nuovamente l'occhio delle telecamere sull'oscurità che continua ad avvolgere Sant'Orsola, ambiente religioso e sociale di enorme valore storico e culturale, ma ancora inspiegabilmente vuoto.
