Il fregio in legno raffigurante una immagine floreale è stato asportato dal portone principale della Basilica di Santa Croce nella notte tra sabato e domenica. Dell'assenza eccellente si sono accorti i sorveglianti prima di aprire la chiesa alle visite domenicali.Sgomento per l'accaduto: la semplicità con la quale si è potuti arrivare a staccare il fregio togliendo i chiodi ha riacceso le polemiche sulla sicurezza. A Firenze tante opere sono esposte a cielo aperto e nel caso del legno i chiodi sono il limite da oltrepassare tra guardare ed asportare.L'Opera di Santa Croce auspica di non dover arrivare "ad installare una cancellata protettiva" ma ha chiesto alle autorità cittadine maggior controllo della piazza.
Una richiesta avanzata tempo fa anche dal priore francescano.La restituzione è avvenuta sempre nella notte, dopo 24 ore le telecamere hanno ripreso un uomo che ha lasciato un fagotto nero appoggiato ad un ingresso laterale. I Carabinieri hanno ricevuto il fregio dalla guardia giurata che lo ha recuperato ed hanno potuto valutare i danni.Il caso si è risolto da solo in tempi rapidissimi, ma certo resta il mistero dietro l'accaduto. La vicenda è corredata da un curioso particolare: la formella in questione nel 1822 era destinata al portale di Santa Maria del Fiore, ma ad inizio del '900 si ritrovo' nel portone di Santa Croce dove riposano i grandi geni di Firenze, patrimonio storico dell'umanità.Un giallo che occuperebbe un capitolo in un romanzo di Dan Brown.
