Sanità: sempre meno prestazioni di base dalle strutture pubbliche sul territorio

Amato (AL): "Intanto la Croce Rossa potenzia i propri servizi in convenzione con Asl, triplicando il centro prelievi e aprendo nuovi ambulatori in Borgo San Frediano". Sempre aperto il Cup a Ponte a Niccheri, ma si riduce l'operatività del centro prelievi

Redazione Nove da Firenze
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09 luglio 2017 14:25
Sanità: sempre meno prestazioni di base dalle strutture pubbliche sul territorio

Nel Presidio sociosanitario ASL di Lungarno Santa Rosa è attualmente presente un insieme di servizi specialistici e di prossimità, tanto da configurarlo quasi (lo sarebbe con poche altre integrazioni di servizi) come un Presidio sociosanitario "a dotazione completa". Questo in un contesto territoriale del Comune di Firenze, in cui non è presente un'altro "a dotazione completa", oltre a quello di Viale Morgagni.

Nel Consiglio comunale del 3 luglio, è stato confermato dall'Assessore Funaro che, in Lungarno Santa Rosa sarebbero mantenuti alcuni servizi attualmente erogati ((in circa 1.000 mq. al pian terreno 8 su 12 di 'Poliambulatorio': ortopedia. cardiologia, ORL, oculistica, dermatologia, neurologia, urologia, chirurgia generale; e inoltre malattie infettive, punto prelievi, ambulatorio di dietetica, servizio infermieristico, CUP, anagrafe amministrativa, ambulatori di valutazione sanitaria per l'esenzione delle patologie). Sui servizi sociosanitari da delocalizzare da Lungarno Santa Rosa l'Assessore Funaro non è stata in grado di indicare alcuna destinazione.

"E' stata dura ma dopo l'ennesima interrogazione in Consiglio Comunale si è finalmente saputo quali servizi socio sanitari dovrebbero restare al presidio del Lungarno Santa Rosa e di conseguenza accertare quali altri sarebbero destinati ad essere soppressi, oppure destinati altrove, con probabili esternalizzazioni in convenzione a privati, come la Croce Rossa, che sta già potenziando i propri servizi in San Frediano". Lo afferma Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, dopo la risposta dell'assessore Funaro al suo nuovo question time in Consiglio di lunedì scorso.

"Il problema - sottolinea la consigliera - è che tutti questi servizi sarebbero compressi in soli mille metri quadrati al piano terreno e non è stato precisato se saranno mantenuti gli orari attuali. Inoltre fra gli altri servizi destinati ad essere soppressi o destinati altrove, c'è in particolare il Servizio di Salute Mentale - spiega la consigliera - che a Santa Rosa occupa attualmente occupa il 2° e 3° e serve l'utenza dei Quartieri 1 e 4, con un insieme di servizi e funzioni essenziali per l'infanzia, adolescenza ed età adulta.

Inoltre alcuni servizi specialistici - spiega ancora Amato - sarebbero esternalizzati alla Croce Rossa, in Borgo San Frediano, dove è già stato triplicato, da 20 a 60, il numero dei prelievi in convenzione con l'AsI e sono stati predisposti spazi per altri 3 o 4 ambulatori specialistici, con l'apertura prevista a settembre"."Infine è intollerabile questa sostituzione dei servizi ai cittadini con il trasferimento degli uffici della Sanità della Regione, che invece potrebbero essere collocati in altre strutture di proprietà pubblica - conclude Amato - così si depotenziano e si tagliano i servizi sanitari pubblici, a favore dei privati, come anche è stato denunciato recentemente con la manifestazione della Cgil regionale".

"Gli Uffici dell'Assessorato alla Salute della Regione Toscana potrebbero essere trasferiti a Area di San Salvi, Villa Basilewsky, Villa Fabbricati, senza mettere in atto alcuna operazione nel Presidio di Lungarno Santa Rosa -spiegano al Comitato Oltrarnofuturo- anzi rendendolo a tutti gli effetti il 2° Presidio sociosanitario a dotazione completa, previsto e mai realizzato a Montedomini". E anche il Comitato di Resistenza ASL di Santa Rosa conferma la propria totale opposizione a qualsiasi riduzione dei Servizi socio-sanitari presenti attualmente nella struttura.

Quest’anno, nei mesi estivi il Cup situato all’interno del presidio ospedaliero Santa Maria Annunziata, sarà sempre aperto. Saranno gli operatori a garantire la continuità del servizio che, a differenza degli anni passati, osserverà la chiusura pomeridiana solo nelle settimane centrali di agosto, quando l’utenza diminuirà di circa il 30%. Il Cup di Ponte a Niccheri effettua mediamente ogni giorno circa 500 prenotazioni di secondo livello: visite e indagini diagnostiche prescritte dagli specialisti ambulatoriali. E’ ogni giorno aperto dodici ore (dalle 7,40 alle 18,30) dal lunedì al venerdì e solitamente agli sportelli sono presenti 4-5 operatori al mattino e due al pomeriggio. Due nuove assunzioni hanno consentito la continuità del servizio anche nei mesi di luglio ed agosto.

Ma anche il centro prelievi di Ponte a Niccheri è passato da 80 prelievi al giorno per tutto giugno e 60 a partire dal primo luglio a fronte di quasi il doppio delle richieste. Da questa conta non sono esclusi nemmeno coloro che fino a ieri potevano beneficiare della corsia preferenziale come le donne incinte e i pazienti con terapia salvavita.

"Ma se pensate che finita la scusa delle ferie tutto torni com'era vi sbagliate -tuonano in un comunicato congiunto CPA Fi-Sud, Cobas P.I. Usl Toscana Centro, Comitato 21 marzo -l'obiettivo è chiudere definitivamente il centro prelievi a dicembre con la nuova scusa dei lavori di ristrutturazione dell'ospedale già iniziati nel piazzale antistante. Questa è una situazione vergognosa oltre che gravissima che deve esser risolta".

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