San Salvi, la riqualificazione è un manicomio

Il futuro de "I tetti rossi" appeso alle decisioni dei tecnici

Antonio
Antonio Lenoci
09 settembre 2014 15:52
San Salvi, la riqualificazione è un manicomio

La Sovrintendenza non intenderebbe approvare il cambio di destinazione da presidio sanitario a civili abitazioni. Questa anticipazione della stampa locale investe il consiglio di Quartiere aperto alla cittadinanza che avrebbe dovuto discutere oggi del futuro dell''area.Sull'argomento si sono scontrati più volte Amministrazione e residenti. Da una parte Palazzo Vecchio pronto a spianare piazzali, creare parcheggi ed unità abitative, scartare, verniciare e soppalcare, dall'altra i residenti di "San Salvi chi può" pronti a difendere con le unghie ogni albero e con i denti ogni panchina.

Come sfondo i Chille de la Balanza, associazione culturale unica ed 'insostituibile' che con fine ironia ha, nel corso degli anni, sensibilizzato l'opinione pubblica accompagnandola attraverso il Parco verde con le "passeggiate" di cui l'ultima in ordine cronologico era sempre "l'ultima" perché poi qualcuno "come ci è stato detto" avrebbe iniziato i lavori.Quarantamila metri quadri che un tempo ospitavano i pazienti affetti da malattie psichiche potrebbero essere "intoccabili". Enrico Rossi e Matteo Renzi avevano fissato un accordo per la riqualificazione e vendita del complesso.

La Asl contava, con i proventi dell'affare, stimati attorno ai 100 milioni di euro, di finanziare il recupero di alcune strutture sanitarie che rischierebbero di restare "nonfinite".Il Consiglio del Quartiere 2 presieduto da Michele Pieguidi si svolge dalle 18, presso la sede dell’Associazione Culturale “Chille della Balanza” (interno Area S. Salvi, Padiglione 16) ed ha come argomento all’ordine del giorno: “L’area di San Salvi tra presente e futuro”. “Non è una data casuale – ha spiegato il capogruppo PD in Consiglio di Quartiere Gabriele Sandrelli – in quanto è il contro anniversario della nascita del manicomio di San Salvi che fu aperto il 9 settembre 1890.

Il nostro è un impegno preciso: portare il Consiglio di Quartiere, l’istituzione più vicina ai cittadini, tra le persone che vivono l’area che è di grande importanza per tutta la città. Si pensi che San Salvi è il terzo spazio verde di Firenze. Il Presidente Pierguidi e tutti i consiglieri, dopo l’avvio della seduta, ascolteranno Paolo Marello Marchese e Mario Morganti, entrambi dirigenti dell’Asl 10, ente proprietario dell’area di San Salvi e poi le associazioni che lavorano o svolgono attività all’interno di questa zona sulla quale, da tempo, si discute su vari progetti di riqualificazione.

L’iniziativa – prosegue Sandrelli – non ha l’unico scopo di alimentare per l’ennesima volta il dibattito solo sugli aspetti negativi che affliggono l’Area ma, cosa assai importante, di porre anche l’attenzione sulle innumerevoli attività ed iniziative, estremamente utili e positive, che quotidianamente si svolgono nella stessa”. Nell'area, dove trova spazio una discarica abusiva più volte ripulita e recintata, da tempo insistono occupazioni abusive di alcune palazzine dismesse e abbandonate, pochi mesi fa inoltre, una sparatoria si è aggiunta ai fatti di cronaca riguardanti spaccio e prostituzione. “Si parlerà di riqualificazione per evitare il disagio sociale – ha detto la Presidente della Commissione Territorio e Ambiente Lucia Ricci – e sono stati invitati ad intervenire anche i consiglieri comunali ed i membri della Giunta.

Desideriamo venga realizzato all’interno dell’Area il “Polo della Memoria” come da più parti auspicato”. All’interno di San Salvi ha sede anche la scuola Andrea Del Sarto. “Un istituto che comprende sia materna che primaria e che è molto apprezzata per l’ubicazione e l’ampio giardino attrezzato anche per attività sportive – ha precisato la Presidente della Commissione Scuola e Cultura, Caterina Nannelli – e che ha ospitato, nel mese di agosto, tanti bambini dei centri estivi dei quartieri 2, 3 e 4.

Una scuola che contribuisce a far vivere l’area di San Salvi”.Un'area dunque dove convivono Igiene Pubblica ed occupazioni abusive, discariche e bambini piccoli, residenti e pazienti, consumatori di stupefacenti e maestri, associazioni culturali, rivendite di biciclette usate e, da qualche tempo, anche i vicini studenti delle residenze universitarie che si affacciano da via del Mezzetta. La vocazione di Manicomio, sembra resistere al vento della storia.

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