Via libera della giunta di Palazzo Vecchio alla nuova collocazione dei banchi di San Lorenzo, dopo il trasferimento del 24 gennaio scorso in piazza del Mercato Centrale. Rimangono libere piazza San Lorenzo, piazza Madonna degli Aldobrandini e Canto dei Nelli, dove non vengono ricollocati o aggiunti nuovi banchi. La riorganizzazione contenuta nella delibera approvata oggi prevede nove postazioni in via Sant’Antonino, cinque in via dell’Ariento, due in piazza Salvemini, otto nella Loggia del Grano, due in piazzale Michelangelo, una in via Panicale, una in via Tosinghi, una in via del Proconsolo, sette in zona piazza della Repubblica (Orsanmichele, Speziali, Lamberti, Porta Rossa, Tosinghi), una alla ex Borsa Merci, tre in piazza del Grano.
Per le loro caratteristiche specifiche rimarranno in piazza Madonna degli Aldobrandini i tre banchi attuali, sul lato opposto alle Cappelle Medicee. Questa collocazione sarà da subito definitiva, così come quelle di piazza Salvemini e dei ‘fondini’. Gli altri posteggi resteranno in piazza del Mercato Centrale. “Sono molto soddisfatto di questo risultato – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini - Abbiamo lavorato molto per trovare una soluzione che mettesse insieme la nostra volontà imprescindibile di tenere libera piazza San Lorenzo, che deve rimanere ai fiorentini, e le esigenze commerciali degli operatori”. La ricollocazione avrà luogo nell’immediato sulla base dell’attuale graduatoria, mentre nella fase successiva saranno riaperti i termini per arrivare all’organizzazione definitiva sulla base di una nuova graduatoria fondata sulla professionalità acquisita da ogni singola azienda, secondo quanto stabilito dall’intesa Stato-Regioni del luglio 2012.
La stessa Conferenza Stato-Regioni ha fissato la scadenza definitiva delle attuali concessioni a maggio 2017.
Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella: “Dopo dieci mesi il centrosinistra ci dà ragione. Abbiamo sempre sostenuto che era un errore spostare 80 attività da piazza San Lorenzo a piazza del Mercato centrale, oggi con la nuova collocazione individuata dalla giunta anche il centrosinistra si è accorto dell'errore. In maniera tardiva, perché gli ambulanti di San Lorenzo hanno perso dieci mesi di lavoro, i fatturati sono diminuiti del 70 % ed alcuni lavoratori sono stati licenziati, ma come si dice, meglio tardi che mai. Ora la domanda è se la soluzione individuata sia una soluzione che soddisfa gli ambulanti, ma soprattutto che tenga in considerazione la fragilità della nostra straordinaria città e la delicatezza del centro storico di Firenze. Siamo sicuri che dividere le attività e spalmarle nel centro storico sia una buona soluzione? Noi abbiamo sempre sostenuto che il mercato di San Lorenzo dovesse rimanere compatto e le attività tutte insieme, perché un mercato è tale se fatto da tante attività. Oggi con la nuova collocazione si commette un nuovo errore ed il rimedio sembra peggio del male. Dividere gli ambulanti significa uccidere un mercato storico come quello di San Lorenzo e spalmare gli ambulanti significa appesantire il centro storico. Per noi vi erano due capisaldi: non spacchettare il mercato e non appesantire il centro storico, per questo il 31 ottobre avevamo presentato la proposta di delibera di consiglio per la riorganizzazione degli ambulanti di San Lorenzo, a seguito dello spostamento dei banchi da piazza San Lorenzo.
Una riorganizzazione che prevedeva il riposizionamento di 83 posteggi totali, il ridimensionamento dei banchi, da 3 metri per 2 a 2 per 2, con l’obiettivo di diminuire sensibilmente l’occupazione di suolo pubblico tutelando al tempo stesso le attività. La nostra proposta mirava a tutelare il commercio ambulante a San Lorenzo, che dopo lo spostamento deciso dalla giunta ha subito un pesante contraccolpo negativo negli incassi, ma nello stesso tempo rispettava il centro storico di Firenze, infatti tutte le postazioni dovevano rispettare le prescrizioni da parte della Soprintendenza. In più, la nuova veste architettonica dei banchi avrebbe permesso un inserimento armonioso nel contesto del nostro centro storico. Noi avevamo previsto banco architettonico, codice di regolamentazione della vendita delle merci e due infopoint gestiti dagli ambulanti: cosa prevede la proposta dell'amministrazione in questo senso? Ci sembra di poter dire che anche questa volta si sta commettendo un errore, speriamo di non dover aspettare altri dieci mesi per aver ragione”.