Firenze – Casi di salmonellosi in alcune mense scolastiche della provincia di Firenze ed esiti delle analisi svolte dalla Asl, questo il contenuto di una interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi, cui ha risposto in Aula l’assessore alla Salute Simone Bezzini.
L’assessore ha ricordato come dai riscontri pervenuti dalla Asl territorialmente competente siano state effettuate 19 prove su matrici alimentari e 6 prove sulle acque, e come sulle matrici alimentari sia stata rilevata una sola positività per salmonella, in un campione di farro con pesto e pomodorini, peraltro appartenente al gruppo C1 quindi compatibile con quella isolata nelle coprocolture dei bambini colpiti. Bezzini ha quindi continuato il proprio intervento ricordando i casi notificati, in tutto 224, tra questi in particolare 100 a Sesto Fiorentino e 92 a Campi Bisenzio; accennando ai 93 che hanno fatto accesso al Pronto soccorso, e alle 134 autosegnalazioni dei genitori.
Per quanto riguarda, invece, i casi per fasce di età, l’assessore ha fatto presente che 61 sono riferibili ai nidi di infanzia, 51 alla scuola dell’infanzia, 106 alla scuola primaria e 4 alla secondaria di primo grado. L’assessore ha concluso affermando che la diagnosi è stata di sospetta tossinfezione alimentare oppure di infezione da salmonella (laddove c’è stata la conferma della coprocoltura), riconducibile ad un pasto consumato in mense servite da Qualità&Servizi.
Il portavoce dell’opposizione Marco Landi ha ringraziato l’assessore per “la specificità della risposta”, sottolineando come l’obiettivo della interrogazione fosse proprio quello di fare chiarezza, senza voler puntare il dito contro il soggetto gestore.
Nell’interrogazione Landi ha ricordato che lo scorso 25 settembre l’azienda Qualità&Servizi, società per azioni nata nel 1996 ed operante nel settore della produzione e somministrazione di pasti per nidi e scuole di infanzia primarie e secondarie, ha disposto la sospensione del servizio mensa in seguito alla segnalazione di un significativo numero di assenze, dovute a disturbi gastro-intestinali riconducibili a sospetti casi di salmonellosi e come tale decisione sarebbe stata una iniziativa dell’azienda, motivata da fini di cautela, e non intimata dalla Asl.
L’interrogante inoltre ha fatto riferimento ad articoli degli organi di stampa, secondo i quali l’Asl centro avrebbe fatto partire una indagine affidata ai dipartimenti di sicurezza alimentare di igiene pubblica, con l’obiettivo di risalire alle cause di questa intossicazione di massa. Da qui la richiesta al Presidente e alla Giunta regionale per sapere se siano giunti a conclusione gli esami della Asl centro e della stessa Qualità&Servizi sui prodotti e sulle strutture, e in caso affermativo quali siano stati gli esiti, quanti siano stati i casi di salmonellosi riscontrati, e quanti i ricoverati, suddivisi per fascia di età e per comune.