Saldi, ecco il vademecum per i consumatori

I consigli di Confconsumatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 2014 16:04
Saldi, ecco il vademecum per i consumatori

Per chi può permettersi ancora di spendere qualcosa si avvicinano i saldi.

Per questo motivo Confconsumatori segnala alcuni suggerimenti che possono evitare qualche delusione:

  1. comprate possibilmente in negozi abituali, sarà più facile accertarsi della convenienza, peraltro nelle città in cui i saldi non sono ancora avviati è opportuno fare un giro nel negozio prima dell’avvio della stagione onde verificare il prezzo del bene che interessa.
  2. Conservare lo scontrino perché il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se vi sono cartelli con dicitura che i capi in svendita non si possono cambiare.
  3. E’ obbligatorio esporre nel talloncino il prezzo pieno, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato.
  4. Confrontate, anche durante i saldi, i prezzi dei vari esercizi.
  5. Verificate che l’etichetta del capo d’abbigliamento contenga la composizione e le istruzioni per la pulizia.
  6. La merce a saldo deve essere tenuta fisicamente separata da quella a prezzo pieno.
  7. Il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima.
  8. Attenzione ai saldi superiori al 50% potrebbero nascondere fregature, come ad esempio merce dell’anno passato, il che potrebbe essere ugualmente un buon affare purchè il negozianti informi il cliente.
  9. Attenzione poi, non farsi ingannare da false informazioni, la garanzia per vizi e difetti è di due anni secondo il decreto legislativo 24/2002.

Si prega di segnalare le anomalie al comando dei Vigili Urbani e ad un’associazione di consumatori.

Confidiamo che i saldi contribuiscano all’incremento dei ridotti consumi in quanto potrebbero essere un occasione di acquisti anche per beni necessari e non solo superflui, a prezzi ragionevoli per i cittadini.

Si ricorda inoltre che gli esercenti non possono rifiutare, per legge (ormai da alcuni giorni) pagamenti a mezzo pos e carte di credito, per acquisti superiori ai 30,00 euro. Qualora si verificasse questo spiacevole rifiuto l’esercente sarebbe da considerarsi in mora per aver rifiutato una valida offerta di pagamento.

Per eventuali problematiche gli interessati possono rivolgersi agli sportelli della Confconsumatori in Toscana.

I recapiti possono essere rinvenuti sul sito internet www.confconsumatoritoscana.it

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