Saldi, Confcommercio Firenze: “Partenza col piede giusto: vendite in crescita del 10%”

Enrico Rossi: "Commercio centrale per il rilancio dell'economia toscana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2015 22:01
Saldi, Confcommercio Firenze: “Partenza col piede giusto: vendite in crescita del 10%”

Buone notizie dal fronte saldi. Secondo la stima di Confcommercio Firenze, le vendite segnano già un +10% rispetto allo scorso anno. Dati che, considerato il periodo che stiamo vivendo, sono senza dubbio incoraggianti. Luciano Salani, presidente Federmoda Firenze, è positivo: “Dopo l’assalto dei primi tre giorni, adesso la corsa ai saldi ha subito una leggera battuta d’arresto. Ad ogni modo non ci lamentiamo. Ad esempio su Sesto Fiorentino molti negozi segnalano un incremento del 5%”. Nel centro storico di Firenze a “tirar su le vendite” ci pensano soprattutto i turisti.

“Sono stati loro ad accaparrarsi i capi più costosi dall’inizio dei saldi alla Befana”, non hanno dubbi gli esercenti. Lo confermano da HJ Srl, in via della Vigna Nuova: “A livello locale gli affari non stanno andando granchè. In generale i capi che interessano di più sono pantaloni, camicie e maglieria. Mentre per i capispalla più impegnativi l’acquisto è molto più ponderato”. Molto soddisfatti invece da Eredi Chiarini: “Un bel successo. Va detto però che per noi è la prima volta dopo 25 anni.

Quest’anno abbiamo deciso di organizzare i saldi perché dobbiamo fare alcuni lavori di ampliamento. Le vendite stanno andando molto bene: dalle giacche ai cappotti, dai piumini alle camicie. Tutti capi scontati dal 20 al 30%”. Parlano di “andamento abbastanza positivo” dal Centro Arredotessile: “Per ora le vendite vanno piuttosto bene. Ci preoccupa molto però quello che succederà dopo la stagione dei saldi”.La Toscana economica sta reagendo, a dirlo alcuni dati forniti ieri da Confersercenti Toscana nel corso di un incontro con il presidente Enrico Rossi.

Finita l'emorragia degli anni passati che ha portato alla chiusura fino al 34 per cento degli esercizi commerciali toscani, anche se non si vede ancora la luce in fondo al tunnel, si può parlare di stabilizzazione. E si conferma il ruolo economico centrale del commercio e del turismo anche in rapporto all'indispensabile rilancio dell'occupazione, hanno sottolineato il vicepresidente Nico Gronchi e il direttore regionale Massimo Biagioni. In questo quadro Confesercenti conferma in pieno il suo sostegno alle misure di tutela urbanistica in rapporto agli insediamenti della grande distribuzione inserite dalla Regione nella legge regionale 65 sull'urbanistica che il Governo ha impugnato di fronte alla Corte costituzionale.

Posizione che naturalmente Rossi ha apprezzato, partendo dalla considerazione condivisa che la Toscana, o Firenze, o Pienza non sono assimilabili alla periferia di una qualsiasi grande città. "Abbiamo il dovere di tutelare i nostri centri storici e d'arte con il commercio di vicinato che li anima, abbiamo il dovere di tutelare il nostro paesaggio unico e di regolare l'intervento".

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