Saccardi, Scaramelli e Meucci a Italia Viva: la Sanità regionale in mano a Renzi

L'assessore e il presidente della speciale Commissione in Consiglio hanno lasciato il Pd per il nuovo partito. Giani, ora in pole per la candidatura a governatore: "Posizionamenti pre-elettorali che non ritengo abbiano conseguenze". Nardella: "Restiamo il perno di una coalizione che si allarga"

Redazione Nove da Firenze
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04 novembre 2019 12:41
Saccardi, Scaramelli e Meucci a Italia Viva: la Sanità regionale in mano a Renzi
Renzi e Saccardi sindaco e assessore a Firenze

(DIRE) Firenze, 4 nov. - Via Elisabetta Meucci e Stefano Scaramelli, che in Consiglio regionale daranno vita al gruppo di Italia viva. E ieri il colpo grosso piazzato da Matteo Renzi: l'adesione al suo progetto politico di Stefania Saccardi, assessore alla Sanità in Regione Toscana. Una scelta che il sindaco di Firenze, Dario Nardella, atteso nel pomeriggio alle consultazioni attivate dal Pd in vista della regionali della prossima primavera, commenta senza drammatizzare: "Stefania è un'amica che stimo e credo che tutto ciò che possa allargare la coalizione sia utile. Il Partito democratico a Firenze è forte e saldo, è il più forte d'Italia, come ha dimostrato tre mesi fa. Anche in Toscana resta il perno di una coalizione che si sta allargando e questo è positivo".

Secondo il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, l'uscita dal Pd di Saccardi, Meucci e Scaramelli, un addio per abbracciare Italia Viva, "ricompongono un po' il quadro di alleanze in vista delle prossime elezioni" in Toscana. Proprio su Giani il centrosinistra potrebbe convergere risolvendo il 'rebus' sul candidato governatore. Per Giani "è importantissimo" un centrosinistra strutturato su "un'ampia alleanza: da Italia Viva fino alle forze più a sinistra", garantendo così"pluralità. Con il centrosinistra che in nome del buongoverno e dei buoni amministratori può riproporsi alla guida della Toscana, una regione strategica per gli equilibri" del Paese.

C'è poi il nodo sulla sanità: con l'assessore regionale e il presidente della commissione consiliare passati con Matteo Renzi, pezzi del Pd sono andati in fibrillazione. La riflessione è politica: così il settore rischia di essere appannaggio di Italia Viva, e questo sta facendo storcere il naso a diversi dem.Uno scenario su cui Giani, tuttavia, minimizza: "Mancano sette mesi alle elezioni. Questi sono posizionamenti pre-elettorali che non ritengo abbiano conseguenze". 

Infine la questione candidatura, con il governatore Enrico Rossi che torna scartare l'ipotesi Giani in favore della segretaria regionale del Pd, Simona Bonafe'. "Mi astengo dal rispondere. La mia benevolenza nel dirvi la mia opinione ha portato anche a polemiche: sono momenti così delicati che è bene non pronunciarsi", dice ai giornalisti.

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