Riapertura della ztl: polemica sull'iniziativa del Comune di Firenze

Serena Spinelli (Sinistra Civica Ecologista): “Direzione sbagliata. Si continua con idea consumistica del centro storico. Per rivitalizzarlo servono servizi e politiche per la residenza”. Jacopo Cellai (FI): “Bene l’allentamento ma lo proposi già a maggio. Avrebbe avuto un’efficacia completamente diversa”. Tetti Eros (Verdi Europa): "Un segnale pericolosissimo, lasciando intendere che dalla crisi economica si esce favorendo l'inquinamento e l'abuso del territorio"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2020 14:24
Riapertura della ztl: polemica sull'iniziativa del Comune di Firenze

Firenze, 7 Agosto 2020- Dal 24 agosto la ztl del centro di Firenze avrà due varchi, lungarno Vespucci e via della Scala, per accedervi dalle 16:00 invece che dalle 20:00, consentendo la sosta in piazza Ognissanti e piazza Strozzi. Dopo mesi di dibattito questo è il parto di Palazzo Vecchio. “Un colpo alla botte e uno al cerchio” è, secondo l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti il punto di equilibrio tra le esigenze delle attività economiche e dei residenti.

Ovviamente soddisfatte le associazioni di commercianti, contrari i residenti. Secondo i commercianti questi due nuovi parcheggi serviranno a far affluire in centro gli acquirenti per le merci dei negozi: 60 posti in piazza Ognissanti e 30 in piazza Strozzi. 90 automobili per 90 acquirenti.

“Siamo soddisfatti della decisione di rivedere finalmente la Ztl. A maggio presentai un ordine del giorno per chiedere all'amministrazione comunale di alleggerirla ma, ovviamente, fu bocciato. Giorgetti risposte pure che siamo i soliti talebani della auto, che vogliamo le auto anche dentro piazza Duomo. Non ci vuole un genio per capire che a maggio, anziché ad agosto, avrebbe avuto un’efficacia diversa” spiega Jacopo Cellai, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale e candidato alla Regione.

“Non dico che avrebbe salvaguardato le attività ma certo avrebbe dato più respiro. Negli anni, senza mettere in dubbio il provvedimento in sé, abbiamo fatto diverse proposte per migliorare la Ztl. Una su tutte la battaglia per installare i semafori all’ingresso dell’area, molto apprezzati dai cittadini che si trovano a doversi muovere in una Ztl non chiara rischiando le multe”. “Meglio tardi che mai comunque – aggiunge – perché l'amministrazione ha sempre tirato dritto sulla Ztl in modo talebano senza mai ascoltare le proposte prodotte dalle opposizioni e nemmeno dagli operatori.

Una Ztl più agevole, che comunque non deve mai corrispondere a un ‘liberi tutti’ è una misura di emergenza per cercare di risollevare un centro che ha perso turisti sì ma che perde inesorabilmente residenti. In tal senso – conclude Cellai – si ripropone il tema atavico e mai risolto dei parcheggi che le amministrazioni di Centrosinistra non hanno mai saputo affrontare”.

Meno soddisfatti i residenti: "Da residente sono molto preoccupato dalla situazione parcheggi in Oltrarno avendo due bambini ed un genitore anziano che non sempre posso portare in bici o con i mezzi pubblici. Il parcheggio della calza (che non è mai pieno così come gli altri a ridosso del centro) risulta essere una interessante opzione alla cronica mancanza di parcheggi che da settembre sarà ancora più grave -dichiara a Nove da Firenze L.F.- L'abbonamento mensile per residenti in questi parcheggi costa però 130 euro. Non sarebbe il momento di renderlo più conveniente e fruibile per i residenti e di dare qualche strumento in più a chi vive il centro invece che continuare ad ascoltare solamente le istanze dei commercianti (che tra l'altro è atteggiamento quantomeno poco democratico visto che le tasse si pagano anche noi)?"

“Alla faccia di quanto speso per le varie tramvie, vediamo le file di auto per l’ingresso in ZTL e quelli che, trovando i parcheggi pieni, girano intorno agli stessi in attesa che si liberi un posto; magari col marito che continua a girare e la moglie che è già scesa e si è buttata nello shopping. Mariti e mogli fenotipo: di quelli che alle 16 (orario di apertura dei varchi ZTL) hanno già smesso di lavorare; i lavoratori non dipendenti pubblici o liberi professionisti, esclusi. Quindi novanta famiglie di dipendenti pubblici (senza doppio lavoro), o mogli auto-munite che passano le giornate a rendersi belle chè al resto ci pensa il marito professionista.

Tutta gente che ha i soldi per comprare in centro un capo d’abbigliamento che costa il doppio rispetto ai centri commerciali periferici. Immaginiamo sia questo lo scenario che l’algoritmo di Palazzo Vecchio ha valutato per fisicamente far firmare la disposizione al Sindaco -interviene Vincenzo Donvito, presidente dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- Il problema principale in questo momento (ZTL inclusa) è la mancanza dei turisti.

Negli scorsi giorni, dopo un buco di mesi, Firenze si è ben difesa con presenze mordi e fuggi, ma alcuni italiani e scarsi temerari non-italiani sono quasi zero rispetto a come si è modellata l’offerta economica nel centro storico in questi ultimi decenni. Per far tornare i turisti, nonostante tutte le lodevoli iniziative partite da Palazzo Vecchio, e i 90 posti macchina, sembra che sia ancora troppo presto per raccoglierne qualche frutto. Non si può che vivacchiare cercando di farsi meno male con una pandemia ancora in atto, dove le resse diurne (via de’ Neri) e notturne (movida) dovrebbero essere messe sotto ferreo controllo e scoraggiate.

E, con professionalità, valutare e cominciare a mettere in opera una vivibilità del centro città non solo legata ad una mono-economia, l’overtourism (che presenta problemi non solo rispetto a ciò di cui stiamo parlando). Forse a qualcuno può avere l’idea che l’apertura della ZTL faccia entrare 100 euro in più in qualche negozio. Ma pur con tutto il rispetto dovuto ai 100 euro, crediamo che un importo del genere oltre che inutile sia anche ridicolo, visto che una qualunque attività economica in centro ha a che fare con problemi che sono di decine di migliaia di euro (per restare nella fascia bassa…).

E quindi occorre un ripensamento del tutto. Nel frattempo, rincorrere un mondo e una Firenze che non c’è più, è solo illudere se stessi e quei bischeri che ci credono”.

"Risolto il problema dei parcheggi a Firenze! Vedremo un tappeto di auto ai piedi del più bel palazzo del Rinascimento e di fronte a una delle chiese più antiche di Firenze su un'altra parte di quei lungarni che pochi giorni fa in zona Ponte Vecchio sono stati pedonalizzati: figli e figliastri -commentano da Firenze Ciclabile- C'è da immaginare che le auto, una volta entrate, invaderanno altre zone del centro, come già succede la sera e nei giorni di festa, rendendolo invivibile per chi ci abita e per chi vuole frequentarlo in modo sostenibile. Non si capisce come in tutta Europa commercio e mobilità sostenibile vadano di pari passo, ormai da decenni, mentre a Firenze - ancora nel 2020 - si considera cosa sensata portare i clienti alle porte di negozi e ristoranti del centro storico usando il mezzo privato a motore".

“Una scelta servile. Sarà il caos vero. Il ritorno di una camera a gas”, ha detto Graziano Cioni (che nel 1988, da assessore fiorentino, istituì la prima ZTL in Italia) ad un quotidiano locale.

“L'apertura della Ztl del centro storico di Firenze, annunciata dal Comune di Firenze, per permettere alle auto di entrare tramite due varchi allo scopo di incrementare le vendite degli esercizi commerciali, seppur come misura eccezionale e temporanea, non va nella giusta direzione”. -dichiara la consigliera regionale Serena Spinelli (Sinistra Civica Ecologista) “Tutti certamente comprendiamo le difficoltà di commercianti, artigiani e ristoratori, che si ritrovano a lavorare in un luogo privo della solita massa di turisti.

Ma a parte che non è detto che permettere di entrare in auto aumenterà significativamente le loro vendite, perché il vero problema è che la crisi economica che stiamo vivendo non lascia molti soldi in tasca da spendere”. - prosegue la consigliera Spinelli. - “Soprattutto quella che è sbagliata è l'idea di voler continuare a far prevalere un'idea consumistica del centro storico, proprio quella che negli anni l'ha reso dipendente dal turismo mordi e fuggi e l'ha svuotato di residenti.

Adesso si vorrebbero far tornare i fiorentini in centro, in macchina, ma solo per comprare, mangiare e bere”. “Per il centro storico di Firenze, invece, serve un cambio di rotta, anche culturale. Non un luogo fatto solo per essere “consumato” ma “vissuto”. Deve essere ben collegato e integrarsi con tutta la città e le aree limitrofe, ma grazie a un aumento dei mezzi pubblici, della tramvia, della mobilità leggera, non incentivando l'uso del mezzo privato.

E serve da subito mettere in campo politiche di sostegno e di incentivo alla residenza, di calmieramento del costo dei canoni d'affitto di case e negozi, di edilizia residenziale pubblica, di rigenerazione degli spazi urbani”. - aggiunge Serena Spinelli. “Rivitalizzare un centro storico e anche aiutare le attività economiche non significa permettere a più macchine di entrare, ma prevedere servizi e opportunità per chi vuole viverlo, non trasformare le piazze in parcheggi ma riempirle di possibilità di socializzazione e di incontro.

È questo che serve, per riportare le persone nel centro storico, non solo poter parcheggiare qualche centinaio di metri più vicino”. - conclude la consigliera regionale Serena Spinelli.

"La scelta dell'amministrazione comunale di Firenze di aprire due staffe di penetrazione della ZTL a partire dalle 16 va rigettata con forza. Si tratta infatti di una scelta sbagliata sotto tutti i punti di vista: aumenterà l'inquinamento, favorirà la mobilità insostenibile, danneggerà' i residenti, e non aiuterà nemmeno l'economia della città, anche perché la crisi del commercio in questo momento non è assolutamente dovuta al fatto che le auto non possano arrivare in centro". Lo dichiara Eros Tetti, candidato per la lista Verdi Europa.

"Siamo particolarmente preoccupati -aggiunge Tetti- per il messaggio che viene fatto passare, annientando di fatto decenni di cultura ambientalista e di sostegno alla mobilità sostenibile. Riaprire, sia pur parzialmente, la ZTL dà un segnale pericolosissimo, lasciando intendere che, dalla crisi economica si esce favorendo l'inquinamento e l'abuso del territorio, quando invece sappiamo benissimo che solo attraverso una rivoluzione verde possiamo salvare insieme il pianeta, le nostre città, la montagna e l'economia" "Appoggio invece -prosegue Tetti- la richiesta dei commercianti che il Governo e la Regione aiutino con contributi a fondo perduto il commercio cittadino, stremato dalla crisi del turismo e dal crollo delle vendite.

Le città, soprattutto, sono le grandi ammalate e vittime del modello di sviluppo che ancora è trainante, che le ha svilite proprio nella loro funzione di luogo di avanguardia umana, di elaborazione del pensiero positivo, delle nuove invenzioni oggi sono ridotte a contenitori di problemi (inquinamento, traffico, droga, degrado, insicurezza, disoccupazione). E perciò non si possono governare con politiche vecchie, fallite come quella che sostiene la decisione sulla ZTL"." Bisogna ribaltare il paradigma: un esempio, gli alberi sono una risorsa in una città invivibile per il caldo, e dovranno essere moltiplicati, altro che tagliati! Magari stiamo attenti a dove facciamo i parcheggi e a combattere il cambiamento climatico" conclude il candidato di Verdi Europa.

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