Reintegro del cassiere Pam a Siena

Ieri la sentenza del Tribunale di Siena che ha reintegrato Fabio Giomi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 Dicembre 2025 14:45
Reintegro del cassiere Pam a Siena

Il Tribunale di Siena ha imposto di reintegrare Fabio Giomi, cassiere licenziato dopo il cosiddetto “test del carrello”.

Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana): “Esprimo grande soddisfazione per il pronunciamento del Tribunale dei Siena, eravamo al cospetto di un atto grave figlio di una arroganza e di una cattiveria che in questi tempi stanno pervadendo il mondo del lavoro, ma ancora una volta tutta la Cgil Toscana ha dimostrato che, senza voltarsi dall’altra parte davanti alle ingiustizie, uniti nella lotta si possono ottenere risultati”.

"I lavoratori non possono essere trattati con il sospetto e l’umiliazione. La dignità non è una concessione: è un diritto.Impresa e lavoro crescono insieme solo se ci sono regole giuste, trasparenza e confronto con i sindacati. Competitività non significa paura, ricatto o disciplinari usati come scorciatoia.Ora si apra una pagina diversa.Perché senza dignità sul lavoro non c’è futuro" dichiara il vicepresidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo.

“Mentre in Toscana chiudono supermercati e decine di lavoratrici e lavoratori in tutta Italia finiscono per strada senza dignità, il governo Meloni sceglie ancora una volta di non vedere e non intervenire. Con il voto contrario della destra è stato infatti respinto un ordine del giorno che chiedeva di affrontare la crisi del gruppo Pam-Panorama, a partire dalla chiusura del punto vendita Panorama ai Gigli di Campi Bisenzio e dai 45 licenziamenti annunciati: una decisione che certifica il totale disinteresse dell’esecutivo per le emergenze occupazionali reali” dichiara il deputato dem e segretario Pd Toscana Emiliano Fossi sulla discussione della Legge di Bilancio svolta alla Camera.“Ancora più grave è il rifiuto di mettere un argine a pratiche aziendali discutibili, come il cosiddetto ‘test del finto cliente’, usato per colpire lavoratori anche con decenni di anzianità attraverso meccanismi vessatori e arbitrari; una pratica peraltro già ritenuta illegittima dalla stessa Magistratura.

Il governo ha scelto di non verificare, di non regolamentare, di non convocare un tavolo di crisi nazionale: così si lasciano soli i lavoratori, si legittima un modello di relazioni industriali basato sulla paura e si abdica completamente al ruolo pubblico di tutela del lavoro e della dignità delle persone. Il Pd continuerà a seguire questa vicenda per difendere la dignità ed i diritti dei lavoratori” conclude.

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