Fra gli interventi finanziati dal Fondo di sviluppo e coesione che pianifica gli investimenti nella regione toscana nell’arco dei prossimi 5 anni c’è anche la scelta, fortemente voluta dal presidente Eugenio Giani, del completamento del finanziamento per la tranvia per Sesto Fiorentino. Sono 113milioni con cui la Giunta completa il lotto che porta al Polo scientifico universitario, davanti al nuovo liceo Agnoletti, come continuità della linea 2 che arriva solo all’aeroporto.
“Si tratta di un intervento storico - ha spiegato Giani - lo stanziamento e l’impegno di spesa per 113 milioni si aggiunge ai 110 milioni già destinati alla tranvia Peretola-Sesto Fiorentino con il Fondo europeo di sviluppo regionale. I 223milioni completeranno dunque il finanziamento che estende la tranvia fino a Sesto Fiorentino. Siamo ormai a un livello di progettazione ben sviluppata – ha proseguito Giani - che consentirà l’avvio dei lavori da qui all’estate 2025. Un’opera importante, nell’ottica della crescita e dello sviluppo, non solo per il collegamento della Piana Fiorentina fra Firenze e Sesto, ma perché l’intervento connette la stazione ferroviaria di Castello a Peretola e a San Donato di Novoli, il centro direzionale, che vede la presenza del Palazzo di Giustizia, delle tre facoltà universitarie, del palazzo, in via realizzazione, della Findomestic, quello della Cassa di Risparmio e, in prospettiva, la terza torre di Novoli che costituirà il centro della vita amministrativa della nuova sede della Regione Toscana”.
E in merito alla linea ferroviaria il presidente ha aggiunto: “Con il completamento della tranvia, ci sarà un interscambio fra il treno, che arriva da Lucca, Montecatini, Pistoia, Prato e un diretto ingresso nella Nuova Firenze, nell’area Nord Ovest, evitando così la stazione Santa Maria Novella. L’intervento - ha aggiunto Giani - servirà punti nevralgici: la scuola sotto ufficiali dei Carabinieri che oggi ha 2.000 allievi che costantemente la frequentano e tutto quello che rappresenta il centro commerciale sotto la ferrovia di Sesto Fiorentino. Ho voluto fortemente questo intervento – ha spiegato ancora - che si pone in modo strategico nella prospettiva FI-PO, ovvero nella sempre maggiore integrazione con il trasporto pubblico nell’area fra Firenze e Prato. Questa opportunità compie una svolta storica nell’integrazione socio economica della Piana fiorentina".