«Salvini anche in Toscana esce sconfitto. Il popolo democratico della Toscana ha sentito tutta la responsabilità di questo voto e ha partecipato con grande generosità. Nelle urne quel popolo si è trovato unito e ha sostenuto il candidato del centrosinistra, Eugenio Giani, l’unico che poteva fermare l’estrema destra della Ceccardi. La grande cultura politica democratica della regione ha dato a tutti una lezione. Sento il dovere di ringraziare tutti gli amici e i compagni che hanno deciso di non astenersi, di non disperdere il voto, di non cedere alle sirene del falso cambiamento dei reazionari. La sinistra e il PD si impegnino a interpretare questa vittoria nel modo più giusto» Lo ha scritto su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.
"Buon lavoro di cuore a tutti i presidenti eletti oggi: a Zaia, Emiliano, Toti, De Luca che hanno visto premiata la serietà nell'amministrare la propria Regione e a Giani e Acquaroli alla prima elezione. Da domani lavoreremo insieme e sempre lealmente in conferenza Stato-Regioni". Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, commentando i risultati elettorali.
Arci Toscana si felicita con Eugenio Giani per la sua elezione a Presidente della Giunta Regionale e gli augura un buon lavoro. Si tratta di un risultato importante che conferma come la maggioranza delle toscane e dei toscani coltivi nel proprio animo valori di sinistra e sentimenti di democrazia e progresso umano. Si conferma peraltro un’alta partecipazione al voto regionale, molto superiore al 48% delle regionali di 5 anni fa: un aspetto positivo che segnala come in un periodo difficile la popolazione toscana abbia reagito con responsabilità e sentendosi coinvolta. Questo netto risultato, non distante da quello delle elezioni del 2015, va ascritto anche alla maniera con cui l’amministrazione regionale uscente ha presidiato con costanza e continuità gli aspetti di governo più vicini ai bisogni della popolazione: sanità, servizi sociali, scuola, lavoro, infrastrutture e coesione sociale, e questo con un il coinvolgimento dell’associazionismo e del Terzo Settore. Il consenso politico contemporaneo della popolazione toscana è meno condizionato di prima dall’appartenenza partitica, certamente più selettivo e disincantato, ma nella popolazione resta solida una passione civile che sa unire idealità e pragmatismo, rifiutando le parole cariche di rivalsa e sentimenti negativi con cui le destre hanno di nuovo contrassegnato la propria offerta elettorale. Un successo che ha un significato ancora maggiore perché arriva in un contesto di crisi e di incertezze sul futuro che altrove, in altre regioni, ha spinto l’elettorato a dare credito alle soluzioni semplificanti e alle scorciatoie offerte dai partiti sovranisti e populisti.
“La Toscana reagisce con buon senso alla difficile prova elettorale regionale e oppone con orgoglio i propri valori di progresso e giustizia al vento di destra che soffia da tempo in Italia ed in Europa.” dice Gianluca Mengozzi, presidente di Arci Toscana “La nostra Regione è una terra di passioni, civiltà e buongoverno, come ha dimostrato la Giunta del Presidente Rossi amministrando bene per 10 anni la cosa pubblica e reagendo con successo alle difficoltà della pandemia. La vittoria delle forze progressiste afferma con evidenza che la cultura ed i principi della sinistra sono profondamente radicati nella nostra Regione, e che le nuove generazioni hanno saputo coltivare e rendere contemporanei gli ideali di libertà, uguaglianza, democrazia e accoglienza che caratterizzano le nostre comunità, legate da un comune rifiuto di tutti i fascismi. Noi dell’Arci siamo certi che il Presidente Giani e la nuova giunta regionale sapranno dare continuità al fruttuoso dialogo tra il governo della Regione e l’associazionismo dei circoli e delle case del popolo, interpretando così le aspettative di decine di migliaia di persone che ogni giorno rendono migliore la nostra Toscana con l’impegno volontario e la propria militanza civile.”