"Rendere partecipi del referendum, con una buona informazione, non solo le minoranze che seguono la politica ma tutti i cittadini che non seguono la politica – e molto spesso non votano più – ma al tempo stesso chiedono una giustizia che funziona, perché una giustizia funzionante fa bene a tutti: questo è l'obiettivo del Comitato. Vogliamo spoliticizzare il referendum e chiarire bene le ragioni del Sì. Siamo a favore della riforma anche e soprattutto perché dà attuazione alla Costituzione. È un Sì per l'indipendenza della magistratura e un sì perché chi viene giudicato saprà di essere giudicato da un'accusa veramente terza e imparziale".
Così i consiglieri Paolo Bambagioni (Lista Schmidt) e Luca Santarelli (Noi Moderati) nel corso del primo evento del Comitato Sì "Palazzo Vecchio" a favore della riforma della separazione delle carriere e per il sorteggio dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura.
È intervenuto l'avv. Massimiliano Annetta, Comitato SìSepara della Fondazione Einaudi. "Sono felice che si sviluppino dei centri di dibattito sul merito della riforma", ha detto Annetta. "Girano molte bufale, ma questa riforma – ha detto Annetta – non modifica gli articoli sull'indipendenza della magistratura e, allo stesso tempo, non vengono toccate le garanzie dei magistrati. Con questa riforma si rende il giudice terzo e imparziale, come da dettato costituzionale; semmai, si rompe il correntismo nella magistratura con il sorteggio. Proprio per questo, con il sorteggio, ridiamo alla magistratura la sua indipendenza rompendo un circuito 'incestuoso'". Hanno aderito l'avv. Barbara Ramagini e il direttore del Museo di Capodimonte Eike Schmidt.
Il referendum sulla giustizia potrebbe tenersi a marzo 2026, probabilmente il 22 o 29 marzo. La legge di revisione costituzionale è stata approvata il 30 ottobre 2025 e l'Ufficio centrale per i referendum ha ammesso quattro richieste di referendum il 18 novembre 2025. Il referendum non potrà essere indetto prima della fine di gennaio 2026.