Rapporti forze dell’ordine-giornalisti, corso a Firenze

Organizzato da AST. In Palazzo Medici Riccardi presente anche Giani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2023 16:22
Rapporti forze dell’ordine-giornalisti, corso a Firenze

Confronto tra forze dell’ordine e giornalisti con lo scopo di migliorare la collaborazione e rispettare il diritto di cronaca e quello dei cittadini ad essere informati in modo corretto ed imparziale. E’ il tema al centro del corso organizzato dall’Associazione Stampa Toscana che si è tenuto stamattina a Firenze, a Palazzo Medici Riccardi, sede della Prefettura. All’evento è intervenuto anche il presidente Eugenio Giani che ha fatto un breve saluto in apertura dei lavori.

“E’ fondamentale il rapporto che si viene a creare tra le Forze dell’Ordine ed i soggetti che devono diffondere, attraverso i media ed in modo corretto ed imparziale, notizie su avvenimenti di interesse per l’opinione pubblica – ha detto Giani -. La possibilità di riportare notizie in modo libero, sensato e responsabile sta alla base del sistema democratico. Purtroppo i principi su cui questo si fonda molto spesso vengono messi a dura prova in molti paesi, ancora oggi. Pertanto, nell’equilibrio che deve caratterizzare un ordinamento democratico, il ruolo dei media ed il modo in cui questi raccontano fatti di cronaca, diventa centrale. Apprezzo molto – ha concluso - che l’Associazione Stampa Toscana organizzi corsi di questo tipo che diventano anche una preziosa occasione di collaborazione e confronto tra le parti”.

Il presidente di AST, Sandro Bennucci, ha ringraziato il presidente della Regione ed il prefetto di Firenze, Francesca Ferrandino, per la preziosa collaborazione istituzionale che ha permesso lo svolgimento dei tre seminari, considerati dall'Ast “momento fondamentale nella formazione dei giornalisti, in un momento delicato per la professione, proprio alla vigilia del XXIX Congresso della Fnsi, alla quale la Toscana interverrà con ben 17 delegati e una missione precisa: contribuire a una strategia del sindacato dei giornalisti capace, finalmente, di superare il precariato e ridare dignità economica a chi informa in maniera professionale ed eticamente corretta, distinguendosi nettamente dai dispensatori di notizie false, non complete, fuorvianti”.

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