Province KO, cercasi autocritica ad iniziare da Firenze

 Romanelli (SEL): “La retorica renziana ha provocato un disastro, mettendo a rischio servizi essenziali”

Antonio
Antonio Lenoci
24 dicembre 2014 20:30

Dissesto idrogeologico, fiumi, torrenti e corsi d'acqua minori. Manutenzione stradale, tutela dell'ambiente e del territorio. Reati ambientali, rifiuti, inquinamento delle acque, caccia di frodo. Ed ancora Ufficio del Lavoro, Protezione Civile, Centri per l'impiego, Turismo ed Edilizia scolastica. Faceva tutto la Provincia. Se frequenti una scuola sei legato alla Provincia, se vuoi organizzare un evento sul territorio, se temi per la tua salute, se perdi il lavoro o se una frana ti perseguita devi passare dalla Provincia, se vuoi deviare un torrente, attingere l'acqua da un pozzo, ricavare energia da una pala eolica o dalla cascata di un fiume, riparare una strada, sapere quali funghi sono velenosi, se ti trovi un cinghiale alla porta, se cerchi aiuto per una calamità improvvisa..

sempre la Provincia. Ve ne eravate accorti? L'opinione pubblica refrattaria a prendersi a cuore le proteste di chi si trova oltre il famigerato "sportello", stavolta un'orecchio lo ha teso e chi ha seguito con attenzione la vicenda si è forse addirittura domandato "Ma gli altri, allora, cosa fanno?".Vuoi vedere che Il carrozzone va avanti da sé, con le regine, i suoi fanti, i suoi re..

I lavoratori del Comune di Firenze che hanno protestato più di tutti e per primi contro la gestione del personale "by Matteo Renzi", persino loro, che avrebbero potuto fare spallucce al suon spavaldo di un "L'avevamo detto in tempi non sospetti" hanno dichiarato solidarietà ai cugini della Provincia di Firenze. La Rsu del Comune di Firenze esprime sostegno e solidarietà "ai colleghi delle Province in lotta a difesa dei posti di lavoro. Per mesi è stato detto e scritto che le Province erano inutili e dispendiosi carrozzoni, salvo poi scoprire che impegnano una cifra irrisoria della spesa pubblica, per non parlare poi delle funzioni rilevanti come la manutenzione scolastica, stradale, la tutela dell'ambiente e del territorio, le politiche del lavoro che allo stato attuale non possono essere scaricate sugli enti locali".

 “Il Presidente della Toscana Enrico Rossi, incontrando i dipendenti delle Province, ha detto parole importanti, affermando l’assoluta necessità di una soluzione che non lasci a casa migliaia di lavoratori in tutta Italia, e nel contempo che non si perdano professionalità e non vengano pregiudicati servizi ai cittadini. Parole giuste, così come giusta è la riflessione che se la Regione deve riassorbire il personale ha bisogno di risorse a fronte invece degli ingenti tagli operati dal Governo” lo dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli.

Ora però servirebbe anche un po’ di autocritica da parte di chi forse ha ultimamente ha un po’ troppo incensato le magnifiche sorti e progressive delle riforme del Governo Renzi: saprà la Toscana in maniera convincente farsi carico di questi lavoratori e della continuità di tanti servizi essenziali, aprendo un contenzioso senza sconti col Governo, senza alcuna subalternità politica e psicologica?”.La situazione è assai preoccupante – hanno detto il consigliere comunale Tommaso Grassi ed il coordinatore provinciale di Sel Antonio Imprescia – perché ancora oggi non risultano prospettate soluzioni a tale deprecabile situazione. E' inaccettabile che si possa dare il via ad una ‘guerra tra poveri’, che divide il personale tra ‘fortunati’ e ‘sfortunati’, tra coloro che possono ancora continuare a sperare e coloro che dovranno rassegnarsi.

Il non preoccuparsi delle effettive condizioni operative della struttura organizzativa adibita alle emergenze, in particolare per quel che riguarda la Protezione Civile e la manutenzione delle strade provinciali nel periodo invernale, riteniamo sia un rischio che non possiamo assolutamente sottovalutare. Ma anche il settore della formazione e quello per il collocamento al lavoro, settori strategici della ex Provincia, non potranno esser tenuti nel limbo, con pesante ricadute su chi si vede coinvolto in una delle tante crisi aziendali

Donella Verdi, consigliera comunale di Firenze riparte a Sinistra: "Il sindaco Nardella e l'assessore Gianassi non rispondono. Sono a rischio la continuità dell’attività della sala operativa della Protezione Civile e insieme i centri per l'impiego, la formazione professionale, la manutenzione delle strade, e delle scuole, le misure contro il dissesto idrogeologico, la tutela del suolo e dell'ambiente, i trasporti, per citare i più rilevanti.

Si rischia di non poter più pagare luce e riscaldamento negli edifici scolastici. Quindi, l'allarme lanciato dallo stato di agitazione dei dipendenti, in atto in questi giorni è tutt'altro che “ingiustificato” o “strumentale” come detto dal Sindaco, e neanche un “colossale fraintendimento” come affermato dal Sottosegretario Bressa".Splendida, eccitante, simile ad un puzzle Ravensburger ed attesa come la Cometa di Halley è arrivata adesso la Città Metropolitana.

Il carretto, per evitare sprechi di risorse e razionalizzare i costi eliminando la burocrazia di cosa si occuperà esattamente, con chi e come?

In evidenza