L'eredità d’affetti del professor Ferruccio Barbetti

Il ricordo della consigliera del Partito Democratico Patrizia Bonanni, Giovedì iniziativa al teatro Le Laudi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2022 18:44
L'eredità d’affetti del professor Ferruccio Barbetti

“Il professor Ferruccio Barbetti nasce a Bibbona, musicista ma soprattutto educatore. Alla fine degli anni ‘80 ottiene l’incarico di insegnante di educazione musicale alla scuola Verdi di Firenze nel rione di San Jacopino.

Ha dedicato la vita all’insegnamento attraverso il piacere della musica, non privilegiando le eccellenze, bensì amalgamando con la musica d’insieme – ha detto la consigliera del Partito Democratico Patrizia Bonanni – tutti gli studenti, più o meno capaci, più o meno problematici ma facendoli sentire tutti preziosi attraverso il piacere del suonare assieme.

E così ha dato vita ad un complesso di flauti dolci partecipando a festival musicali ed ottenendo numerosi primi premi e riconoscimenti sia in Italia che in Europa ma, soprattutto, ha accompagnato lo sviluppo intellettuale ed umano di centinaia di ragazzi nello spirito di amicizia, collaborazione, solidarietà e gioia di durare fatica, organizzarsi e vincere o perdere tutti insieme. Ha dato poi vita alla banda ‘La Polverosa’, nome tratto dalla via polverosa che dal rione di San Jacopino si dirige verso Pistoia ricordano la strada percorsa dai pellegrini.

La banda ha riscosso subito grandissima partecipazione grazie alla sua personalità vulcanica e non si mai risparmiato perché aveva piacere che i ragazzi avessero successo defilandosi dal protagonismo personale.

Educava insegnando che nella banda nessuno spicca, dove tutti sono preziosi ed importanti. Era veramente un educatore eccezionale riuscendo a coinvolgere le ragazze ed i ragazzi anche senza competenze musicali basandosi sul lavoro collettivo e sull’inclusione, facendo balenare l’idea di raggiungere obiettivi impensabili.

Ha insegnato il rispetto per l’altro. Attraverso la musica ci sono momenti che è importante lasciare spazio ad altri suoni, abbassare il volume per far spiccare il suono del vicino.

Trovava sempre il bello e il buono in ogni ragazzo e ragazza rendendoli speciali anche i più fragili e con più difficoltà facendo entrare la musica nel cuore e per far capire quanto sia bello e divertente suonare assieme.

Proprio in questi giorni, di tre anni fa, tantissimi studenti ed ex studenti di più generazioni lo hanno salutato con tanto amore e riconoscenza, alcuni dei quali suonando uno dei suoi brani preferiti ‘La vita è bella’ provocando una grande emozione nei presenti.

Quello che ha costruito negli anni – ha concluso la consigliera PD Patrizia Bonanni – è portato avanti nel suo nome tanto che verrà ricordato giovedì prossimo al teatro Le Laudi. Il professor Barbetti ha proprio lasciato tanta eredità d’affetti”. 

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