Prof fiorentino sospeso per la social-bestemmia sul nome del Ministero

Via per 8 giorni dall’insegnamento perché ha contestato la nuova denominazione con una espressione blasfema

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2023 14:30
Prof fiorentino sospeso per la social-bestemmia sul nome del Ministero

Firenze, 13-2-2023 - Al prof. Filippo Zolesi, insegnante di Matematica presso l'istituto superiore Marco Polo di Firenze, da oggi e per tutta la settimana sarà interdetto l'accesso a scuola e i suoi studenti dovranno fare a meno di lui. Il prof. Zolesi ha ricevuto una sanzione disciplinare dall'Ufficio Scolastico Provinciale, che lo ha sospeso dall'insegnamento (e dallo stipendio) per ben otto giorni, per aver commesso un atto considerato "non conforme alle responsabilità, ai doveri e alla correttezza inerenti alla funzione docente".

Ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook personale, nel quale ha manifestato il proprio disappunto per la nuova denominazione del Ministero dell'Istruzione (attualmente chiamato anche "del Merito") utilizzando una bestemmia. Subito dopo il docente si è pubblicamente scusato per l'utilizzo di un'espressione non rispettosa del sentimento religioso ed evidentemente ritenuta da tutti inopportuna, ma ciò non è bastato all'Ufficio Scolastico, che ha agito nei suo confronti con il pugno duro, infliggendogli una sanzione di una pesantezza mai vista prima.

"Critichiamo fortemente la scelta dell'amministrazione di sanzionare così pesantemente il prof. Zolesi, tra l'altro stimato docente, apprezzato da studenti, colleghi e Dirigente Scolastico, irreprensibile sul posto di lavoro e nello svolgimento dei propri doveri istituzionali -fanno sapere da Cgil e Flc Cgil Firenze- In primo luogo è molto grave che il docente venga colpito nella sua qualità di dipendente per un comportamento tenuto fuori dall'ambiente di lavoro, nel suo tempo libero, in un contesto comunicativo che nulla ha a che vedere con l'istituzione scolastica.

E' un pericoloso precedente che deve mettere in guardia tutti i lavoratori pubblici e privati. In secondo luogo è altrettanto grave che si punisca il docente per aver espresso il proprio disappunto politico: in quanto espressamente riferita al Ministero dell'Istruzione e del Merito - si legge nel provvedimento disciplinare - l'espressione incriminata è considerata in palese, grave contrasto con le funzioni proprie dello status di docente.

Per l'amministrazione quindi una forte ed esplicita critica verso il Ministero è automaticamente incompatibile con la funzione di docente. Ci chiediamo quindi se la libertà di pensiero, sancita dall'art. 21 della Costituzione, vada garantita solo se gradita al potere costituito e solo se non esprima una critica verso l'idea di scuola meritocratica, peraltro contraria al dettato della nostra Carta; ci chiediamo inoltre se da ora in poi i provvedimenti disciplinari verranno branditi per mettere il bavaglio alle voci dissidenti.

Il fatto è ancora più preoccupante se si considera che il prof. Zolesi riveste anche un ruolo pubblico, in quanto eletto come consigliere del Quartiere 4".

Approfondimenti

La Cgil Toscana sottolinea che la volontà dell'amministrazione di colpire il docente ha finito per danneggiare anche i suoi studenti, soprattutto quelli delle classi quinte: già preoccupati a cose normali di affrontare il quadrimestre che li porterà all'Esame di Stato, lo saranno ancora di più per le lezioni che perderanno, vista anche la nota difficoltà a reperire supplenti di Matematica. La FLC Cgil, insieme alla CGIL di Firenze, si dichiara solidale con il prof. Zolesi in tutte le iniziative anche legali che ha già intrapreso contro questa ingiusta sanzione.

Nel frattempo il docente è stato sommerso da attestati di stima e affetto da parte di studenti, colleghi e genitori, i quali si sono già dichiarati disponibili a organizzare iniziative di solidarietà e protesta contro il Ministero (che di "meritevole" in questa vicenda ha mostrato ben poco).

"Interdire l'ingresso nella sua scuola, a Filippo Zolesi, con conseguente sospensione dello stipendio, è il risultato dell'azione politica portata avanti dalle destre -intervengono anche Antonella Bundu, Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- La sua colpa è stata commentare, mentre non era a scuola e fuori dall'orario di lavoro, la nuova denominazione del Ministero con delega all'istruzione, dove ora spicca la parola merito, un termine su cui abbiamo molte perplessità. Se da una parte è vero che l'aveva fatto su una piattaforma digitale esclamando il suo sdegno e rabbia usando una bestemmia, dall'altra si è poi su questo scusato ufficialmente come consigliere del Quartiere 4.

Troviamo questo esercizio del potere, sul piano politico, preoccupante. La cittadinanza dovrebbe avere voglia di partecipare e accettare ruoli istituzionali, soprattutto quando ci sono pochissimi riconoscimenti e quasi inesistenti riconoscimenti economici. Il diritto all'esercizio e alla manifestazione del pensiero critico è costituente per qualsiasi democrazia, un sistema da rinnovare ogni giorno. Che dalla Regione e dal Governo ci si interessi su come attivare meccanismi punitivi per chi siede in un Consiglio di Quartiere ci preoccupa.

Prendiamo quindi atto della nota della FCL Cgil di oggi con l'auspicio che le colleghe e i colleghi nelle istituzioni riflettano su quale clima politico stiano alimentando. A rimetterci sono studentesse e studenti, nuclei familiari e istituto scolastico, non solo Zolesi. Mentre chi ha dichiarato il proprio scandalo potrà comodamente concentrarsi sulle proprie strategie comunicative. Anche se non fosse un consigliere di Quartiere di Sinistra Progetto Comune, esprimeremmo la stessa solidarietà".

"Una decisione incisiva, sicuramente impattante ma che conferma la gravità delle dichiarazioni di chi, oltre a rappresentare le istituzioni, dovrebbe anche educare gli studenti. A margine di questa evoluzione, comunque, persiste un assordante silenzio da parte dell’Amministrazione sull’accaduto: come dovremmo interpretarlo? Il Sindaco condivide le esternazioni del Consigliere? A nostro avviso certi episodi non possono lasciare spazio ad ambiguità” dichiarano il Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio, Federico Bussolin e il Capogruppo Lega al Quartiere 4, Davide Bisconti.

"Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, d'altronde è stato chiaro fin da subito: "Il merito è un valore costituzionale e rappresenta lo strumento per valorizzare i talenti di ognuno. La scuola è l’infrastruttura più importante del Nostro Paese".

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