Processo per la morte di Duccio Dini: la Corte d’Assise ammette il Comune come parte civile

Il sindaco Nardella: “Consente di dimostrare la vicinanza dell’amministrazione e dell’intera città alla famiglia e agli amici”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2019 20:00
Processo per la morte di Duccio Dini: la Corte d’Assise ammette il Comune come parte civile

Oggi, nella seconda udienza del processo per la morte di Duccio Dini, la Corte d’Assise di Firenze presieduta dal giudice Raffaele D’Isa ha ammesso la costituzione di parte civile del Comune di Firenze al processo per la morte di Duccio Dini.

“È importante - ha commentato il sindaco Dario Nardella - che siano state accettate le ragioni che fondano la legittimazione processuale dell’amministrazione comunale. La decisione della Corte d’Assise di Firenze - ha continuato - è significativa perché consente di dimostrare fattivamente la vicinanza del sindaco e dell'intera città di Firenze alla famiglia e agli amici di Duccio nel loro immenso dolore”.

La drammatica vicenda, risale al 10 giugno 2018. Il giovane si stava recando al lavoro ed è stato travolto mentre si trovava fermo a un semaforo con il suo scooter da due automobili che, lanciate ad alta velocità in strada, si davano all’inseguimento reciproco. Alla guida delle due auto, risultate poi rubate, risultano due uomini che sono stati iscritti nel registro degli indagati insieme a un terzo uomo per ‘omicidio volontario’.

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