“Cig in deroga Covid, procedure semplificate. Ma il problema non era delle Regioni”

L’assessore al lavoro della Toscana, Cristina Grieco, si dice soddisfatta per l’accordo con il Governo sulla semplificazione delle procedure che è stato recepito nel Dl “Rilancio”. Inps avrà 15 giorni di tempo per esaminare le nuove domande e anticipare subito il 40 per cento delle ore autorizzate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2020 16:52
“Cig in deroga Covid, procedure semplificate. Ma il problema non era delle Regioni”

“Bene il decreto “Rilancio”, che ha recepito i suggerimenti delle Regioni sullo snellimento delle procedure della Cig in deroga”. Lo sottolinea l’assessore al lavoro della Toscana Cristina Grieco, presidente della IX Commissione della Conferenza delle Regioni. Grieco ha lavorato nei giorni scorsi con i presidenti delle altre Regioni e con il Governo, rappresentato dai ministri Boccia e Catalfo, ad un accordo politico che ha spianato la strada ad una semplificazione delle procedure di autorizzazione e pagamento della cassa in deroga, a vantaggio di lavoratori e imprese.

“L’obiettivo che ha accomunato Stato e Regioni è stato quello – spiega Cristina Grieco - di individuare un meccanismo che possa far arrivare nel più breve tempo possibile i soldi della cassa in deroga a chi ne ha diritto e bisogno. Le Regioni hanno ancora una volta dato prova di pragmatismo e senso di responsabilità, ponendo fine allo stucchevole e inutile scaricabarile che altri avevano cominciato”.

Dopo l’accordo, in un tempo davvero brevissimo, Governo e Regioni hanno concertato modifiche alla norma sulla Cig in deroga per cui, le ulteriori nove settimane di cassa ora previste dal decreto “Rilancio” saranno richieste, autorizzate ed erogate direttamente da Inps, che diventa il soggetto responsabile per tutti gli ammortizzatori sociali per l’emergenza Covid, ferme restando le specificità delle Province autonome di Trento e Bolzano.

Le aziende che hanno la necessità di ricorrere alla Cig in deroga oltre le prime nove settimane già accordate dal precedente decreto dovranno fare domanda direttamente all’istituto di previdenza entro 15 giorni dalla sospensione dell’attività, indicando i dati dei beneficiari e le ore per ciascun lavoratore. Inps avrà a quel punto 15 giorni di tempo per autorizzare le domande e anticipare subito il 40 per cento delle ore autorizzate. Al restante 60 per cento (o al recupero di somme eventualmente non dovute) provvederà quando avrà ricevuto tutta la documentazione dall’azienda con le ore di cassa effettivamente usufruite.

“Come sistema delle Regioni siamo consapevoli di aver compiuto uno sforzo enorme in queste settimane nella gestione della Cig in deroga – aggiunge l’assessore - , come del resto hanno riconosciuto sia il Presidente del Consiglio Conte che il ministro del Lavoro Catalfo, che ringrazio”.

“Gli stessi dati INPS parlano chiaro – prosegue -: le Regioni in un mese hanno autorizzato 305.500 domande di Cig in deroga. La Regione Toscana, con 34.381 domande registrate al 10 maggio pari a oltre 96 mila lavoratori coinvolti, ha già istruito e autorizzato tutte le richieste pervenute e ora autorizza le domande che arrivano in tempo reale. È chiaro che il problema non sta nelle Regioni”.

Le ordinarie procedure per la concessione della Cig in deroga, inizialmente adottate dal Dl “Cura Italia”, sono complesse e pensate per crisi settoriali e locali, non per un blocco totale e nazionale delle attività produttive ed economiche com’è in questo caso, a causa dell’emergenza sanitaria in atto. “Per questo - conclude Grieco – vista la situazione e le pesanti ricadute occupazionali, Regioni e Governo hanno condiviso la necessità di garantire ai lavoratori risposte in tempi rapidi ed è emersa la piena disponibilità delle Regioni a collaborare per la semplificazione delle procedure, per la soluzione dei problemi e per la riduzione dei tempi di lavorazione con l’unico obiettivo di garantire un adeguato sostegno ai lavo ratori colpiti dall’emergenza”.

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