Prevenzione rischio sismico, 5 milioni per interventi in 4 Comuni

Regione Toscana, prosegue il piano di investimenti per la sicurezza degli edifici pubblici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2022 10:00
Prevenzione rischio sismico, 5 milioni per interventi in 4 Comuni

Con un investimento di quasi 5 milioni di euro, la Regione Toscana prosegue con il proprio piano di investimenti per la prevenzione sismica negli edifici pubblici.

Sulla base del “Documento Operativo per la Prevenzione Sismica (DOPS) 2022 – II stralcio”, la Giunta regionale ha deliberato interventi di miglioramento o adeguamento e messa in sicurezza dal punto di vista della prevenzione sismica per quattro edifici pubblici diversi, distribuiti nelle province di Arezzo, Firenze, Grosseto e Prato.

In particolare, la Regione ha destinato 4.785.425 euro del bilancio regionale, suddivisi in tre annualità, per interventi su:- la Caserma dei Carabinieri del Comune di Pieve Santo Stefano (AR), in piazza Plinio Pellegrini: finanziamento da 398.181 euro; - il palazzo comunale di Calenzano (FI), in piazza Vittorio Veneto: finanzimento da 1.530.000 euro;- la Sede Operativa dell'Unione Comuni dell'Amiata Grossetana ad Arcidosso (Gr), in località la Colonia: finanziamento da 2.235.043 euro a favore dell’Unione dei Comuni Montani dell’Amiata Grossetana; - il Centro operativo comunale, sede della Polizia municipale e della Protezione civile, a Montemurlo (PO), in via Toscanini: finanziamento da 622.200 euro.

Le risorse saranno assegnate progressivamente in tre anni sulla base dei cronorogrammi di avanzamento dei lavori: 239.271 euro nel 2023; 2.312.714 euro nel 2024; 2.233.440 euro nel 2025.

“Continua l’impegno della Regione Toscana per la sicurezza sismica per gli immobili pubblici – spiega l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – Con questi finanziamenti, provenienti dalle risorse nazionali relative al Fondo per il rischio sismico e dal bilancio regionale, vogliamo continuare a sostenere la progressiva qualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e, soprattutto, la messa in sicurezza di quegli edifici che, in caso di necessità, devono essere più che mai un punto di riferimento per la popolazione”.

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