Prato: inaugurazione con polemica del Centro Covid Pegaso

Torselli (FdI): “Che fine ha fatto il progetto Creaf voluto fino a marzo e costato 17 milioni e mezzo alla Regione? Chiederemo che assessore Ciuoffo riferisca in aula"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 dicembre 2020 17:20
Prato: inaugurazione con polemica del Centro Covid Pegaso

Obiettivo raggiunto in soli 29 giorni, con una media di 70 operai presenti in cantiere per ogni turno (con “picchi” di 120 operai al lavoro contemporaneamente), con circa 40 tra fornitori e imprese in subappalto, delle quali ben il 75 per cento toscane: il Centro covid Pegaso a Prato, è stato inaugurato in tempi record oggi. La trasformazione temporanea riguarda una struttura già esistente, l’edificio ex Creaf di proprietà di Sviluppo Toscana, in disuso da diversi anni. Ospiterà da subito pazienti affetti dal virus Covid 19 in condizioni cliniche di bassa criticità, provenienti dai presidi ospedalieri di tutta l’area dell’Asl Toscana Centro, e che non possono essere ancora dimessi e rinviati al proprio domicilio o a strutture di accoglienza alternative.

Al taglio del nastro erano presenti il presidente della Regione Eugenio Giani e gli assessori regionali alla protezione civile Monia Monni e al diritto alla salute Simone Bezzini, il direttore generale del Ministero dello sviluppo economico Mario Fiorentino, il commissario straordinario Inso Giovanni Bruno e il dg Inso Luca Dal Fabbro.

L’azienda del Gruppo Enel, che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, ha infatti prontamente risposto alla richiesta della struttura di Protezione Civile della Regione Toscana per l’attivazione di una fornitura straordinaria da 350 kW – grazie alla posa di apparecchiature di ultima generazione all’interno della cabina “Galcianese 34” e alla realizzazione di un nuovo punto di consegna in media tensione – che garantirà l’approvvigionamento elettrico al nuovo Centro Covid Pegaso di Prato, presso l’ex Creaf di proprietà della Regione, pronto ad accogliere, a partire dall’8 dicembre, un primo contingente di circa 190 pazienti (a regime la capienza sarà di 340 posti) che permetterà di alleggerire la pressione sui vicini presidi ospedalieri.

La struttura sarà anche un centro di eccellenza per gli studi sulla pandemia. I tecnici di E-Distribuzione hanno effettuato questa mattina le ultime operazioni di connessione alla rete elettrica e la fornitura risulta già attiva e perfettamente funzionante. L’iniziativa realizzata a Prato, che in Toscana si aggiunge a quella già fatta a Livorno per il Punto Tamponi drive-in, rientra nell’ambito del progetto nazionale “Allacciamo le energie”, che vede E-Distribuzione impegnata da nord a sud Italia per “donare” un collegamento o un aumento di potenza alla propria rete elettrica a favore di strutture sanitarie e di presidi di emergenza attivati per la gestione della crisi legata alla diffusione del virus.

“La Regione ha speso oltre 17 milione e mezzo di euro in un progetto che non ha mai visto la luce. Inoltre, fino a marzo, l'assessore Ciuffo dichiarava che il Creaf stava andando avanti. Adesso che l'immobile è diventato un ospedale Covid, la Regione ha abbandonato il progetto di costituire un centro per lo sviluppo economico della zona? Pretendiamo risposte da Ciuoffo". Così Francesco Torselli, Presidente del gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale. "Il Creaf ha già avuto investimenti regionali per oltre 17, 5 milioni di euro.

Oggi il presidente Giani - spiega l'esponente del partito di Giorgia Meloni - ha inaugurato il ‘Centro Covid Pegaso’, dicendo che in futuro sarà un'eccellenza nel campo della ricerca medica e sanitaria per il trattamento del Covid-19. Dunque, i soldi spesi per il vecchio progetto che fine hanno fatto? Chiederemo ufficialmente che l’assessore Ciuoffo, ossia colui che ha sempre ribadito la volontà di realizzare il Centro Ricerca e Alta Formazione di Prato, venga a riferire quanto prima in aula”.“Crediamo che abbia qualcosa da spiegare a tutti i cittadini pratesi e toscani chi ha giustificato e avallato quelle spese.

In attesa di avere Ciuoffo in aula - conclude Torselli - già domani mattina presenteremo un'interrogazione scritta al presidente Giani”.

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