Pista parallela: il dibattito a Prato

L'intervento del sindaco Biffoni durante il Consiglio straordinario: "Il ricorso è pronto e già firmato". A Firenze la consigliera Scaletti incalza l’Amministrazione Comunale su aeroporto e nuovo stadio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2014 22:47
Pista parallela: il dibattito a Prato

A Prato oggi si è svolto davanti ad un pubblico molto folto e partecipe, formato soprattutto dai comitati No aeroporto, il Consiglio comunale straordinario sull'ampliamento del Vespucci. Sono intervenuti nel dibattito anche Mauro Lassi di Rete Imprese, Maurizio Magni dell'Unione Industriale, Angelo Colombo della Uil, i consiglieri regionali PD Rudy Russo e Fabrizio Mattei, che nel luglio scorso hanno votato no alla delibera regionale che approvava la variante a Pit, e i sindaci Marco Martini di Poggio e Alessio Biagioli di Calenzano. Il dibattito è stato aperto da Marilena Garnier della Lista civica Biffoni, che insieme alla capogruppo Rosanna Sciumbata ha affermato di aver già firmato il ricorso contro la delibera regionale.

«Sulla salute dei cittadini non ci possono essere nè compromessi nè compensazioni che tengano, nè possono essere degli alibi la crisi economica e la necessità di infrastrutture che facciano ripartire il lavoro. E' vero che c'è bisogno di rinforzare i trasporti, ma quelli su ferro che potenzino e colleghino meglio l'aeroporto di Pisa, a soli 70 km di distanza, senza contare che l'aeroscalo di Bologna si trova ad 85 km. L'ampliamento dell'aeroporto non è compatibile con lo stadio che si vorrebbe realizzare nell'area Mercafir, perchè le leggi europee impongono una distanza minima di almeno un km, nè con la scuola Marescialli, a soli 900 mt di distanza, già realizzata con una spesa di ben 260 milioni di euro, nè infine con il rischio idrogeologico dato dal Fosso Reale».

La parola è poi passata a Silvia La Vita del M5S: "L'aeroporto è un'opera inutile. Bastava ampliare Pisa e potenziare il collegamento ferroviario con Firenze, come succede già in tante altre realtà europee, per garantire al capoluogo flussi di visitatori in arrivo - ha sottolineato nel proprio intervento la consigliera del Movimento Cinque Stelle -. E' inoltre un'opera pericolosa dal punto di vista tecnico, costosa e inquinante. A tutto questo si somma la totale assenza di studi sull'impatto ambientale a tutela della salute dei cittadini.

Viene infine finanziata con soldi pubblici ma realizzata da una società privata: l'ennesimo esempio di intreccio tra politica e affari a cui il M5S dice in maniera compatta 'no', sia a Roma che qui a livello locale. Siamo stanchi della politica delle promesse da campagna elettorale, puntualmente cadute nel vuoto". "E’ finito il momento delle proposte, delle discussioni - ha affermato il capogruppo di Forza Italia Rita Pieri -. Adesso l’unica cosa da fare è continuare con il ricorso al Tar indipendentemente dall’efficacia finale che questo avrà.

Il sindaco deve tutelare la salute dei suoi cittadini e il nostro territorio dal punto di vista ambientale e urbanistico". "L'unico atteggiamento accettabile - ha sottolineato il capogruppo di Prato Con Cenni Roberto Cenni - è quello di proseguire con il percorso istituzionale intrapreso, tra pochi giorni scadrà il precedente ricorso al Tar e non sarà possibile ripresentarne un altro. Il sindaco deve garantire molto di più di quanto fatto fino ad ora a parole, e a queste devono seguire i comportamenti.

Prato è stufa di questa situazione e non vorremmo davvero trovarci ad essere, per ogni decisione, la periferia della città metropolitana". «Confermiamo la nostra contrarietà all'opera e respingiamo ogni tentativo di dividere la città - ha concluso il capogruppo PD Lorenzo Rocchi - Siamo contrari dal 2011, anche quando altri erano d'accordo. Diamo mandato al sindaco Biffoni di adottare ogni atto politico, istituzionale e giuridico utile per bloccare quest'opera e aspettiamo da Enac e Regione Toscana una risposta alla voce della città di Prato che si è espressa in Consiglio».

L’obiettivo del sindaco Matteo Biffoni è sempre stato, sin dalla campagna elettorale, di mettersi a difesa e tutela della salute dei cittadini. Per farlo è necessario essere presenti, insieme agli altri sindaci, ai tavoli dove verranno decise le valutazioni di impatto ambientale e sulla salute pubblica prima del via ai lavori per l’allungamento della pista dell'aeroporto di Peretola, insieme a Regione, Enac e Adf: «Il ricorso è pronto, già sottoscritto e firmato anche se ritengo, come ho detto più volte, che sia meglio non far decidere a un giudice il futuro della nostra città.

Fino a questa mattina insieme con tutti gli altri sindaci della Piana ho incontrato il governatore Rossi. Quella dei tribunali non è la strada ideale, io voglio che la mia città continui ad avere voce in capitolo tavoli dove si decide. Il vero percorso politico che doveva essere fatto era quello istituzionale, personalmente ci ho lavorato fino a questa mattina e continuerò a farlo ance nelle prossime ore perché continuo a ritenere che sia compito della politica discutere. Ho provato a fare tutto quello che è di interesse per la nostra città, non quello che è più facile per me. Non voglio commentare alcuni comportamenti e alcune dichiarazioni, solo per avere un titolo sulla stampa e un po’ di visibilità.

Per il ruolo che ricopro voglio ancora pensare che sia la battaglia della mia città, di una città unita. Questo consiglio comunale è stato convocato per sentire le diverse posizioni, coinvolgendo categorie economiche, sindacati, rappresentanti delle istituzioni. Il ricorso è pronto e firmato, lo notificheremo nei prossimi giorni. Spero solo che ancora domani la politica abbia la capacità di riprendere in mano questa partita, sedendoci ai tavoli dove si decide».A Firenze Cristina Scaletti (della lista civica La Firenze Viva) anche oggi, in Consiglio comunale, è tornata ad incalzare l’Amministrazione comunale con una domanda di attualità sul nuovo stadio in area Mercafir ed il futuro delle aree edificabili di Castello. “Ed anche oggi – ha commentato Scaletti - l’Amministrazione comunale, tramite l’Assessore Elisabetta Meucci, ha glissato e non ha risposto nel merito delle questioni poste.

Volevo avere conferma che il nuovo stadio verrà fatto nell'area Mercafir dando seguito alla comunicazione del Sindaco che il 22 settembre asseriva che il nuovo stadio di Firenze si sarebbe costruito nell’area oggi occupata dalla Mercafir e le reiterate affermazioni che il nuovo complesso sportivo si sarebbe realizzato entro 5 anni. E non ho avuto risposta. Volevo sapere cosa pensa oggi l’Amministrazione comunale delle dichiarazioni del presidente di Enac, Vito Riggio, che ha ricordato come il regolamento dell’Ente per il volo che stabilisca che non ci possano essere impianti sportivi e commerciali a meno di un chilometro dalla testata della pista e non ho avuto risposta.

Volevo conoscere il destino del mercato ortofrutticolo, la sua futura collocazione e chi si accollerà gli oneri. E non ho avuto risposte. “Se una settimana fa, quando avevo fatto un'altra domanda di attualità sul nuovo stadio e la possibile conflittualità con la testa della pista dell'aeroporto – continua la consigliera Scaletti – si poteva giustificare un certo imbarazzo, dato che in Comune ancora nessuno conosceva il Masterplan approvato da Adf (Aeroporto di Firenze), a questo punto il silenzio non è più ammissibile”. “In più – conclude la consigliera de La Firenze Viva – avrei voluto conoscere l’opinione della Giunta circa la notizia dell'espansione dell'aeroporto sui terreni di Castello di proprietà Unipol, esproprio che potrebbe valere qualcosa come circa 30 milioni di euro per il noto gruppo assicurativo”.

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