Piano Operativo: chi sta discutendo come cambiarlo?

Ance: “Impensabile bloccare lo sviluppo della città". Confartigianato: “Urgenza è governare la città e pianificare”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2023 21:46
Piano Operativo: chi sta discutendo come cambiarlo?

Questa mattina il Presidente del Quartiere 4, ai microfoni di Lady Radio, ha ricordato come il programma di governo della maggioranza di Palazzo Vecchio non sia cambiato. Semmai va "migliorato", a partire dal Piano Operativo.

"Per questo quindi è slittato? Perché le primarie di una forza politica determinano la necessità di rivederlo? -domandano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Noi abbiamo chiesto formalmente se potevamo discutere con la cittadinanza la delibera in discussione e i suoi allegati. Ci è stato spiegato di no. Per non ledere la centralità del Consiglio comunale e la sua autonomia, è stato argomentato da Palazzo Vecchio. Quindi chi sta decidendo di cambiare cosa? Lo chiederemo lunedì in aula, con una domanda di attualità.

Lo ripetiamo per la terza volta in pochi giorni: non vogliamo entrare nel merito di questioni interne di realtà a cui non apparteniamo. Non ci interessano le liti politiciste interne alla maggioranza, tra Partito Democratico e Italia Viva. Noi vogliamo parlare di Firenze. E vogliamo capire se in luoghi diversi dalle Commissioni e dal Salone de' Dugento si stiano cambiando le regole inerenti il futuro della nostra città".

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"Impensabile bloccare lo sviluppo e il governo della città, per pure ragioni di equilibri politici, rischiando di compromettere anche la realizzazione di progetti e di trasformazioni di fondamentale importanza per la città e la cittadinanza, quale potrebbe essere l'aeroporto, ma soprattutto ingessare processi già avviati e consolidati. Chi governa rifletta bene su questo, che non è certo nell'interesse di Firenze, dei suoi cittadini e del suo sviluppo".

Chiede così che si vada avanti, senza inutili rallentamenti o stop, con l'approvazione del piano operativo comunale il presidente di Ance Firenze Pierluigi Banchetti, dopo lo stop arrivato in commissione. "Sappiamo tutti che la nostra è una città dai delicati equilibri, ma bisogna saper governare lo sviluppo e abbiamo assoluta necessità di un piano che tracci la strada definendo gli obiettivi e consenta di concretizzare le trasformazioni già in essere e incentivare iniziative future nella tutela della rigenerazione urbana. Firenze, nel rispetto delle sue molteplici sensibilità, deve guardare avanti senza timore e non essere immobilizzata", prosegue Banchetti. 

“La vera urgenza è e rimane il governo della nostra città, che ha vissuto anni complessi e che per questo chiede, a tutti noi, scelte chiare, tangibili e rapide”. A dirlo Alessandro Sorani, Presidente di Confartigianato Firenze. “La dialettica politica, per quanto sempre legittima, non può rallentare o peggio intralciare progetti che sono già ben avviati. Auspichiamo – continua il presidente – che si prosegua nel percorso iniziato, senza pause o tentennamenti, e con le persone che lo hanno pensato e costruito, che hanno dimostrato capacità e soprattutto propensione all’ascolto, con noi e con tutti i corpi produttivi della città”. “Piano operativo, piano commercio, suolo pubblico, Pnrr: questi sono passaggi-chiave per la città da qui ai prossimi dieci anni.

Firenze ha bisogno di uno sforzo di responsabilità da parte di tutti”, conclude Sorani.

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