Per alleggerire la Fi-Pi-Li, la ‘Bientinese’ riapre ai mezzi pesanti

Sull’annosa questione dei lavori da realizzare interviene il Consigliere metropolitano Paolo Gandola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2021 23:25
Per alleggerire la Fi-Pi-Li, la ‘Bientinese’ riapre ai mezzi pesanti

La “Bientinese”, la strada provinciale che attraversa i comuni di Bientina, Buti, Calcinaia e Pontedera aprirà ai mezzi pesanti, offrendo così un percorso alternativo al transito durante le varie fasi di lavoro su la FI.PI.LI. Il via libera alla decisione c’è stato nell’ultima seduta di giunta in cui è stato approvato lo schema di accordo fra Regione Toscana e provincia di Pisa con il quale la Regione assegna 500mila euro alla provincia di Pisa per riaprire la strada. “Per noi – spiega l’assessore alle infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli- è prioritario tutelare l’utenza che usualmente percorre questa viabilità, alleggerendo il più possibile il traffico da possibili ulteriori congestionamenti causati dall’incolonnamento di mezzi pesanti”.

L’intesa fa Regione e Provincia prevede infatti di ripristinare il transito dei mezzi pesanti sulla SP3 Bientinese quale collegamento fra il casello autostradale di Altopascio e lo svincolo della S.G.C FI.Pi.Li di Pontedera che consentirebbe un collegamento fra l’A11 e appunto al Fi.Pi.Li.

“Questo tracciato – prosegue l’assessore Baccelli- consentirebbe un percorso alternativo per favorire i collegamenti nord-sud fra le due direttrici, più idoneo a soddisfare le esigenze di mobilità dei mezzi pesanti, agevolando la scelta di non interessare la Fi-Pi- Li nella tratta oggetto dei lavori”.

Approfondimenti

Attualmente la 'Bientinese' è limitata con divieto di transito ai mezzi aventi peso a pieno carico superiori a 7,5 tonnellate e limite di velocità di 50 km/h. La Regione con la sottoscrizione dell’accordo garantirà finanziamenti fino a un massimo di 500mila euro per realizzare quegli interventi che dovessero risultare necessari per consentire la circolazione dei mezzi pesanti. Saranno infatti attuati dalla Provincia di Pisa interventi, che pur non avendo nè la finalità, nè la pretesa di risolvere a tempo indeterminato le problematiche di carico della strada, possono però alleggerire i picchi di traffico sulla FIPILI soprattutto nel periodo estivo, di maggiore criticità per gli utenti della strada, mediante il collegamento con l'A11.

“Hanno illuso per mesi, lavoratori, residenti e autotrasportatori sulla riapertura entro l’estate di almeno una corsia sulla Fipili in direzione Firenze e dopo aver tradito speranze ed attese, dalla politica regionale non è arrivata nemmeno una parola di scuse. Si tratta di un fatto intollerabile”. E’ questo l’attacco di Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – centrodestra per il cambiamento che torna ad occuparsi dell’annosa questione della strada di grande comunicazione dopo lo smottamento avvenuto nel gennaio scorso a Lastra a Signa.

“Per questo – aggiunge il consigliere metropolitano – non posso che sposare e condividere le forti proteste di questi giorni dei tanti lavoratori che utilizzano l’arteria per raggiungere il proprio posto di lavoro nonché le proteste avanzate dagli autotrasportatori che domani, percorrendo l’arteria con un corteo di tir-lumaca, faranno sentire tutto il loro dissenso. La Città metropolitana di Firenze non può rimanere inerme e deve subito attivare un tavolo di lavoro con Assotir e le altre associazioni di categoria degli autotrasportatori per ascoltare le loro istanze e per rendere noto il cronoprogramma con cui verranno attuati gli interventi di ripristino e di miglioramento della Fipili.

Come noi di Forza Italia abbiamo denunciato in tutti questi mesi la Fipili, soffre di carenze strutturali annose e ben conosciute che la rendono una strada incompatibile con la modernità e i più alti standard di sicurezza che dovrebbero essere doverosi per una arteria che collega il capoluogo toscano con il più grande aeroporto e porto toscano di Pisa e Livorno. La frana accaduta nel gennaio scorso in via di Carcheri a Lastra a Signa è risultata di grande entità ed ha messo in luce il grave stato di degrado della struttura e la mancanza, negli anni, di una adeguata attività di monitoraggio.

Visto il quadro desolante è inaccettabile che non sia provenuta in questi giorni nemmeno una parola di scuse ed una piena assunzione di responsabilità. Da parte della politica – attacca Gandola – ci aspetteremo meno passerelle sul luogo dello smottamento a favor di telecamere e più fatti concreti.

Oggi presso il cantiere all’altezza di Lastra a Signa non c’è praticamente nessuno ad operare, ancora non sappiamo se il bypass in via di Carcheri per i residenti della zona collinare lastrigiana sarà effettivamente aperto entro l’estate ed i vari dirigenti sono al lavoro per redigere la gara di affidamento ai lavori dei quali, ancora, non si conosce nemmeno uno straccio di cronoprogramma.

Sara un'estate da incubo, questo è certo, e la politica non può scappare dalle proprie responsabilità, essendo stata incapace in tutti questi anni di ammodernare davvero la Fipili salvo poi dover intervenire con somma urgenza per ripianare smottamenti, errori, frane e criticità. Non è così che si governa i territori –conclude Gandola. 

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