PD: cinque comuni persi al ballottaggio

"E' stata una sconfitta e fra noi faremo l'analisi e la giusta autocritica" dichiara il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani. "Bisogna fare una discussione seria" secondo il presidente della Regione Toscana e candidato alla segreteria nazionale del Pd, Enrico Rossi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2016 21:59
PD: cinque comuni persi al ballottaggio

(DIRE) Firenze, 21 giu. - Sei comuni al ballottaggio, 5 persi (Grosseto, Sesto Fiorentino, Montevarchi, Cascina, Sansepolcro), uno, Altopascio, portato a casa. Ogni debacle, come letteratura politica insegna, si porta con se'' la fase della resa dei conti e cosi'' nel Pd Toscano c''e'' chi ha chiesto apertamente un passo indietro al segretario regionale, Dario Parrini. "Dimissioni? Ma perche''. Attenzione a tornare a fare discorsi schizofrenici", avverte Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana.

"Ricordo a tutti- sottolinea a margine di un convegno organizzato dal Cispel- i risultai delle amministrative del 2014 e del 2015 dove siamo andati molto bene". Questa tornata "e'' andata male, non servono giri di parole per dirlo e neppure sconti". Pero'', spiega, "come non ci siamo esaltati quando le cose hanno funzionato parecchio bene, ora non dobbiamo perdere il controllo di fronte a una situazione piu'' complessa". Per Biffoni, quindi, e'' tempo di fare "un''analisi seria. Lo so che e'' una frase che si dice sempre ma qui stiamo commentando i risultati delle amministrative che mischiano dinamiche locali e quelle nazionali.

Per questo vanno valutate caso per caso: considerare quanto e'' accaduto, capire gli errori e continuare a lavorare".

"I ballottaggi non sono andati bene al Pd. Ora va fatta una riflessione importante", a partire "dalla direzione nazionale di venerdi''". Lo dice Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana a margine di un evento organizzato dal Cispel. Se da una parte, infatti, le amministrative portano a galla "dinamiche locali diverse" da declinare "caso per caso", dall''altra Biffoni concentra il focus del proprio ragionamento in un dato: soprattutto i ballottaggi hanno consegnato "indubbiamente un trend nazionale: tutti contro il Partito democratico, questo e'' chiaro e netto".

Una situazione che "andra'' valutata e capita", ma che non puo'' essere scorporata dalle singolarita'' territoriali "dove alle questioni prettamente locali si sommano quelle nazionali". E qui Biffoni pensa a Torino, "per noi oggettivamente un sorpresa. Perche'' se c''e'' una citta'' che ha dato l''idea di un cambio di passo in positivo e di una buona gestione, questa e'' proprio Torino. Amministrata peraltro da un sindaco serio, preparato, competente, come Piero Fassino cosi'' come riconosciuto unanimemente anche dall''opposizione".

Ma il primo cittadino e numero uno di Anci Toscana guarda anche "a Varese, culla della Lega, con Roberto Maroni capolista e dove vince il Pd". L''esame conclude, "va fatto tenendo insieme tutti questi fattori, sia a livello nazionale che in Toscana", dove il Pd ha perso cinque dei sei ballottaggi regionali.

"A Sesto Fiorentino e'' indubbio che il candidato che e'' il frutto della sinistra estrema sia in realta'' stato votato da un sentimento, da una psicosi collettiva di paura verso l''inceneritore, e stiamo attenti, non verso l''aeroporto, che ha sospinto le posizioni di Falchi". Lo ha spiegato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani a margine di una conferenza stampa commentando l''esito delle elezioni amministrative. "Quindi- ha aggiunto, riferendosi all''intero contesto delle Comunali-, valutiamo a fondo, e'' chiaramente un risultato che rattrista i sostenitori del Pd, come il sottoscritto, ma che indubbiamente deve spingerci soprattutto nelle elezioni comunali a sapere che non ci sono figure d''apparato da mettere a candidato a sindaco, ma devono essere persone che sul territorio sanno parlare, dire e stimolare la partecipazione e l''entusiasmo della gente".

"Non voglio essere il classico politico che giustifica e si arrampica sugli specchi, dico che sono assolutamente consapevole che per il Pd e'' stata una sconfitta e fra noi faremo l''analisi e la giusta autocritica". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani rispondendo ai giornalisti, a margine di una conferenza stampa, in merito alle elezioni amministrative che si sono tenute domenica scorsa. "Ma contemporaneamente- ha aggiunto- consentitemi una considerazione: io vedo in Toscana e a livello nazionale che i ballottaggi sempre piu'' mettono in evidenza come le Comunali sono competizioni nelle quali conta tantissimo l''uomo, il candidato".

Questo concetto, ad avviso di Giani, spiegherebbe non solo gli insuccessi del Partito Democratico, ma al tempo stesso l''unica vittoria al secondo turno, in Toscana. "Mi sono felicitato con Sara D''Ambrosio, colei che ha vinto ad Altopascio- ha ricordato-. Lei e'' una ragazza giovane del Pd che mi chiamo'' a fare una manifestazione elettorale e rimasi colpito da questa sua capacita'' di rapportarsi con la gente, di essere fresca, di essere di bella immagine, in un''Altopascio che da 25 anni viene guidata dal centrodestra".

Quindi, "ha pesato il rinnovamento e la capacita'' che ha saputo offrire. In altre realta''- ha ammesso-, pur essendo andato a rappresentare il Pd, mi sono reso conto che il candidato che magari veniva proposto dall''altro schieramento era piu'' frizzanti, si calava piu'' nel ruolo, oppure viveva una specificita'' locale". Con questi numeri, "si apre un processo anche di elaborazione politica, di confronto all''interno del partito per cui i candidati alle Comunali sono l''elemento determinante. Non puo'' andar bene uno qualsiasi dopo che sono state fatte le scelte di coalizione di partiti.

Bisogna sapere che la persona scelta, giustamente con le primarie, deve reggere l''impatto con la gente. Dunque, non solo con gli apparati di partito".

"Il lanciafiamme va usato contro chi commette dei reati, contro chi e'' immorale, contro chi non rispetta le regole del partito, la discussione va fatta. Il lanciafiamme non si puo'' usare in un dibattito democratico pulito, pubblico. Chiedo che si costituisca a livello nazionale un ufficio politico, dove collettivamente in rappresentanza delle diverse tendenze, personalita'', territori, una trentina di persone perche'' questa e'' la dimensione per fare una discussione seria si riuniscono e prendono settimanalmente le decisioni che sono di indirizzo e che sono relative alle scelte politiche che il partito deve fare". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana e candidato alla segreteria nazionale del Pd, Enrico Rossi a margine dei lavori odierni dell''assemblea regionale.

Sulle elezioni amministrative, "prima di tutto credo che si debba andare a vedere la ragione vera della nostra sconfitta, perche'' se si pensa che il nostro problema sia Renzi, perche'' 2 anni fa piaceva e ora non piace piu'', mi pare che in questo modo si dia patente di stupidita'' agli italiani". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana e candidato alla segreteria nazionale del Pd, Enrico Rossi parlando ai giornalisti a margine della seduta odierna del Consiglio regionale. "Viceversa- ha aggiunto- non condivido che per vincere bisognava trovare qualche Appendino o qualche Appendina alla Leopolda, mi pare un''interpretazione un po'' leggera".

Ad avviso del governatore la risposta da dare alla sconfitta del Partito Democratico alle elezioni amministrative sta nel "trovare le persone giuste, soprattutto bisogna individuare una linea politica appropriata. Se il problema- ha proseguito- e'' quello di una fucina, nella quale ogni giorno si mette qualcosa di nuovo, a prescindere dai contenuti, succede come con Marino a Roma che era qualcosa di nuovo che ci fece vincere le elezioni, dopodiche'' come e'' noto ce le ha fatte perdere".

"In Toscana come a livello nazionale non dobbiamo fare processi fra di noi, dobbiamo discutere, non ci deve essere la graticola, nessuno deve essere messo sotto accusa, dobbiamo pero'' capire perche'' il voto e'' andato male in certe situazioni. Ogni situazione della Toscana ha sua declinazione locale, pero'' in un risultato di questo tipo non si puo'' dire che non ci sia un peso nazionale. Si e'' provato a dirlo, ma non funziona". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi commentando i risultati dei ballottaggi, a margine dei lavori odierni dell''assemblea. (Cap/ Dire)

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