Una dolce domenica al sapore antico di gloria. E' quella del dopo Alloween che riserva alla Fiorentina tantissimi dolcetti e zero scherzetti.
I gigliati, ancora una volta, vincono e convincono rifilando al Frosinone quattro sberle autoritarie che chiudono una partita letteralmente dominata a parte il gol della bandiera dei laziali. Tre punti e, nuovamente, primato in condivisione con l'Inter vittoriosa, di misura, contro la Roma.
Ecco lo scenario sul quale proviamo a scandire il ragionamento che, lo diciamo subito, porta ad una sola conclusione: parlare di scudetto si può.
Questa è la squadra che mostra il miglior gioco d'Italia. E' la realtà che, soprattutto a centrocampo e in avanti, può dire di avere tutti titolari. Gioca Babacar e vorresti vedere le magie di Rossi. Il bello è che Babacar segna e fa segnare. In campo Pepito e ti piacerebbe osservare il graffio del Baba: senza pensare che Rossi ti tira fuori una gran prestazione condita da un assist al bacio. Kalinic e poi come la camicia bianca sui jeans: sta bene in tutte le stagioni.
Pare un parco di divertimenti dove sali su una giostra, ti diverti e pensi già che quella successiva ti possa riservare una sorpresa ancora più bella.
Senza contare il fattore "avversarie". E' vero forse (e ribadiamo forse) solo il Napoli ha, tecnicamente, qualcosa in più. Ma "il resto del mondo" decisamente no. La Fiorentina dunque può giocarsela con tutte. Sempre e comunque.
Tanti indizi che fanno, finalmente, una prova. Questo potrebbe essere l'anno buono. Ci sono tutte le condizioni affinché lo sia. Crederci si può e si deve. Parlare di scudetto non deve essere un tabù: non è qualcosa di impronunciabile o, meglio, irrealizzabile.
La strada è giusta. Avanti così dunque e niente scherzetti.....solo dolcetti!
nella foto Pepito Rossi tra i protagonisti di questa grandissima Fiorentina
