Pam Panorama: lunedì a Firenze incontro, sciopero e presidio Filcams

Fossi (Pd): “In Italia i diritti dei lavoratori stanno diventando un optional”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 Novembre 2025 18:37
Pam Panorama: lunedì a Firenze incontro, sciopero e presidio Filcams

Firenze, 22-11-2025 - È fissato per lunedì 24 novembre alle ore 11, a Firenze, presso la sede Arti in via Mercadante, l’incontro tra Regione Toscana, sindacati e Pam Panorama sulla vertenza che riguarda il punto vendita al centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio.

In ballo ci sono 45 posti di lavoro e l’annunciata chiusura del negozio Pam Panorama, una decisione che per la Filcams Cgil rappresenterebbe “un durissimo colpo occupazionale e sociale per un territorio già duramente provato da altre crisi aziendali”.

In concomitanza con l'incontro, la Filcams Cgil Firenze proclama sciopero e organizza un presidio davanti alla sede Arti alle 10:30 per chiedere il ritiro dei licenziamenti e l’apertura di un confronto vero sulle prospettive occupazionali.

Approfondimenti

Dice Maurizio Magi, segretario generale Filcams Cgil Firenze: “La questione de I Gigli è un pezzo del puzzle. Negli ultimi giorni Pam Panorama ha licenziato tre lavoratori in Toscana. Emerge con evidenza che l’azienda sta mettendo in campo una riorganizzazione sulla pelle dei lavoratori e di fronte a questo non possiamo stare fermi. Intanto, registriamo come fatto positivo che siano state presentate in Parlamento delle interrogazioni sulle vicende in questione”.

“Quanto sta accadendo nei punti vendita Pam-Panorama non è più un caso isolato né un fatto territoriale: siamo davanti a un problema nazionale che coinvolge Toscana, Lazio e altri territori, con decine di lavoratrici e lavoratori licenziati attraverso il cosiddetto ‘test del carrello’, una pratica opaca e mai concordata con i sindacati. Alla chiusura del punto vendita de I Gigli e ai licenziamenti disciplinari di Siena e Livorno, si sommano ora almeno dieci casi a Roma, con episodi che sfiorano l’assurdo: prodotti nascosti in scatole di latte, etichette invertite e perfino lettere di lamentela mai mostrate agli interessati. È una gestione inaccettabile che rischia di trasformare i diritti sul lavoro in un semplice optional": è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana che ha depositato nei giorni scorsi una interrogazione su tale tematica.

“Servono verifiche puntuali sulle procedure adottate da Pam, una regolamentazione chiara sull’uso dei ‘mystery shopper’ a fini disciplinari e l’apertura di un tavolo istituzionale con azienda, sindacati e Regioni coinvolte. Le testimonianze dei dipendenti e le denunce delle sigle sindacali raccontano di un clima interno sempre più teso, richiami pretestuosi, pressioni psicologiche e lavoratori trattati come vigilanti invece che come cassieri. È un confine che non può essere superato".“Se, come sembra emergere dai casi più recenti, risultano penalizzati anche lavoratori con incarichi sindacali, è legittimo chiedersi se il clima nazionale – segnato dai continui attacchi del governo ai sindacati – non stia alimentando una pericolosa delegittimazione diffusa.

Per questo il governo ha il dovere politico e istituzionale di seguire la vicenda con attenzione e favorire un confronto serio per ripristinare condizioni di lavoro dignitose e tutelare chi oggi sta pagando sulla propria pelle un utilizzo distorto degli strumenti disciplinari”.

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