Palazzuolo: senso del pericolo nel centro di Firenze

Il Comitato intanto chiede il rispetto dei patti e rifiuta la Partecipazione "perditempo"

Antonio
Antonio Lenoci
02 febbraio 2017 10:05
Palazzuolo: senso del pericolo nel centro di Firenze

Il senso del pericolo.. o era il ridicolo. Ad aumentare sono i segnali e saperli leggere in certi casi sembrerebbe facile, pur senza avere doti da veggente. Alla caduta di frammenti dell'ex Monte dei Pegni in odore di ristrutturazione (studentato stellato) si aggiunge una saracinesca divelta; nessun pronto intervento, ma la transenna che a tutto provvede e tutto protegge. Le stesse transenne che sono state oggetto di un recente tour da parte del sindaco perche' dimenticate dopo la loro installazione. 

Quasi ogni giorno ed ancor piu' da quando e' stato proposto il percorso partecipato per "raccogliere proposte" i membri del vispo Comitato Palomar ricordano a tutti e ciascuno di aver gia' incontrato ben tre assessori: Perra, la Cassa, Giorgetti, la Mobilita' e Gianassi, la Polizia Municipale. Da tutti hanno ricevuto la promessa di un interessamento urgente sulla riqualificazione della zona che da Santa Maria Novella arriva al Prato, dal lusso attraverso la Firenze 'bottegaia' guarda alla Stazione Leopolda e al Teatro dell'Opera oramai location congressuali e fieristiche internazionali. Non proprio un sentiero nascosto, insomma. 

La realta' e la percezione. Il problema e' la vivibilita', il concetto umano del decoro urbano e del rispetto reciproco oltre alla sicurezza nella condivisione degli spazi nella comune liberta' costituzionalmente riconosciuta. Nessuno da queste parti rifiuta "lo straniero" molte esperienze raccontano storie di enorme solidarieta' ed amicizia dallo scambio di attrezzi alla condivisione di ricette etniche e nostrane fino allo scambio di opinioni sulla cosa pubblica al suono di un fiorentino tanto improbabile quanto sorprendente. 

Alcuni cittadini, residenti e commercianti, hanno rifiutato pero' il confronto, non per sfida o per contrarieta' ma perche' "I problemi li abbiamo segnalati e lo facciamo ogni giorno. Servono le soluzioni".

I 5 sensi. Chiedono prove residenti e commercianti. Si macchiano della mancanza di fede di San Tommaso e vogliono toccare con mano. Aspettano i nuovi marciapiedi, la porta telematica all'incrocio con via Santa Lucia (legata forse non a caso al senso della vista) e la nuova viabilita'. Nell'aria pero' ascoltano il silenzio ed annusano ben altro. Sono delusi e perplessi. Vorrebbero persino provare il gusto di sbagliarsi.

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