Palazzo Vecchio: bandiere a mezz'asta per la morte di Sassoli

Nardella: "Uomo politico di talento e profonda umanità". La Commissione Europea: "Grande europeo e fiero italiano"

Antonio
Antonio Patruno
11 gennaio 2022 10:08
Palazzo Vecchio: bandiere a mezz'asta per la morte di Sassoli

La morte di David Sassoli, Presidente fiorentino del Parlamento Europeo, ha sconvolto il mondo e in primo luogo la sua città, Firenze. A Palazzo Vecchio le bandiere sono a mezz'asta.

Il sindaco Dario Nardella posta una foto con Sassoli in Palazzo Vecchio e scrive:

“Una notizia che ci sconvolge e ci addolora profondamente: solo ieri avevamo appreso del suo ricovero in Italia e della cancellazione di ogni evento pubblico. Siamo davvero senza parole. David era una persona eccezionale, uomo politico di talento e di profondissima umanità. David è stato giornalista e politico di prim’ordine, rimasto fiorentino e ‘viola’ nel cuore malgrado si fosse trasferito a Roma da giovane - sottolinea il sindaco -. Dopo i successi professionali come giornalista ha affrontato con slancio e passione la sfida politica arrivando a presiedere il Parlamento europeo.

Il suo mandato sarebbe arrivato a scadenza solo tra pochi giorni”. “A Firenze - aggiunge il sindaco - era tornato nel 2019, da pochi mesi presidente europeo, per ricevere le Chiavi della città come omaggio ‘Per il costante impegno da dedicato alle istituzioni comunitarie e per il conseguimento di significativi risultati a favore di un’Europa unita, pacifica, inclusiva e aperta al dialogo con i popoli vicini’. Parole che sentiamo ancora più vive oggi, nella speranza che seguendo il suo esempio le istituzioni europee possano reggere la sfida della pandemia e delle forze centrifughe”.

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L’ultimo incontro di Nardella con il presidente Sassoli risale al gennaio 2020, prima della pandemia, in occasione di una missione istituzionale del sindaco a Bruxelles anche in qualità di presidente di Eurocities.

“Alla famiglia - conclude Nardella - giungano le condoglianze forti dell’amministrazione e della città e il mio abbraccio personale”.

Eugenio Giani, presidente toscano, commenta: "Una notizia terribilmente amara.David Sassoli purtroppo non ce l'ha fatta: ci lascia un grande uomo e politico che ha servito le istituzioni europee con orgoglio e passione.La Toscana, sua terra natia, si stringe intorno alla famiglia, che la terra ti sia lieve Presidente!". 

Antonio Mazzeo, vicepresidente della Regione Toscana, dedica al ricordo di Sassoli un lungo post: "Caro David, svegliarsi stamani sapendo che non ci sei più è un dolore enorme. In questo ultimo anno, nonostante i molteplici impegni che avevi, non ci hai mai fatto mancare la tua vicinanza, la tua presenza, il tuo supporto ed abbiamo sempre percepito nitidamente l'affetto vero e sincero che provavi per la nostra regione.Dentro l'aula del Consiglio regionale della Toscana e dentro ciascuno di noi risuonano vive le parole che ci hai affidato sia in occasione della Festa dell'Europa sia nella ricorrenza della Festa della Toscana.

Ci hai reso più ricchi e, per usare una tua espressione, ci hai indicato la strada da percorrere. Ci hai fatto capire con forza quanto sia importante rispondere alle sfide dell'oggi puntando sul noi anziché sull'io, riscoprendo il nostro essere comunità, il nostro essere solidali. Ci hai chiesto di non dimenticare mai di prenderci cura degli altri e ci hai ricordato che l'Europa, quella che abbiamo immaginato, realizzato e che tu ogni giorno da Presidente del Parlamento hai contribuito a rafforzare, è appartanenza ad un'idea comune che trae forza delle nostre radici per guardare al futuro.Non lo dimenticheremo, David.

E insieme ai colleghi troveremo il modo per ricordarti all'interno del Consiglio regionale e per trasferire soprattutto alle ragazze e ai ragazzi della Toscana la lezione che ci hai lasciato. Ci mancherai. Tanto. Alla tua famiglia, a tua moglie, ai tuoi due figli va il mio, il nostro pensiero e un abbraccio commosso".

Sassoli era molto legato anche a Prato, la città della mamma. Così il sindaco Matteo Biffoni: "Ciao David, ci mancherai. E mancherai a Prato a cui sei sempre stato legato, la città della tua mamma e di tanti tuoi ricordi.Grazie di tutto, fai buon viaggio".

Il Parlamento Europeo (di cui Sassoli era Presidente), in italiano, ne annuncia così la scomparsa: "Con grande dolore annunciamo la scomparsa del Presidente David Sassoli. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il piacere di lavorare con lui e conoscerlo. Le nostre bandiere sono state abbassate in suo onore".

La Commissione Europea esprime così il suo dolore, definedo Sassoli 'grande europeo' e 'fiero italiano': "We are deeply saddened by the terrible loss of a great European and proud Italian.David Sassoli was a compassionate journalist, an outstanding President of the European Parliament.Our thoughts are with his family. Riposa in pace, David Sassoli!".

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, "esprime il suo più sentito cordoglio per la morte del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità. Queste doti gli sono state sempre riconosciute da tutti i colleghi, di ogni collocazione politica e di ogni Paese europeo, a testimonianza della sua straordinaria passione civile, della sua capacità di ascolto, del suo impegno costante al servizio dei cittadini".

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente.

La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un’Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo.

Il suo impegno limpido, costante, appassionato, ha contribuito a rendere l’assemblea di Strasburgo protagonista del dibattito politico in una fase delicatissima, dando voce alle attese dei cittadini europei.

Sassoli, con gli altri leader europei, ha saputo accompagnare una svolta decisiva per il futuro dell’Europa: dai diritti civili e sociali, al dialogo con gli altri Paesi, a partire dal Mediterraneo. Anche con l’impegno per la Conferenza sul futuro dell’Unione.

Politico appassionato, leader leale, rigoroso, ha saputo nutrire con la sua cultura una iniziativa politica al servizio delle persone e delle istituzioni. Uomo del dialogo, ha fatto del metodo del confronto la cifra del suo rapporto con gli interlocutori, alla ricerca del bene comune. Qualità che aveva saputo esprimere anche nella sua attività di giornalista.

Ai suoi familiari sono rivolti la vicinanza e il cordoglio di quanti lo hanno conosciuto e il sentimento di riconoscenza della Repubblica per la sua opera preziosa, espressione di intensa passione civile».

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