Ospedali Toscana Centro, tornano i padri in Sala parto

Accesso promosso in tutte le ore della giornata con il ripristino delle regole in vigore nel periodo ante pandemia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2023 19:14
Ospedali Toscana Centro, tornano i padri in Sala parto

Firenze – Tornano nei reparti di ostetricia e pediatria e in sala parto i padri e i cargiver nei sei Punti Nascita dell'Azienda USL Toscana centro. Le disposizioni per ripristino delle regole di accesso sono già state diffuse dalla direzione aziendale a tutte le direzioni dei presidi ospedalieri, a seguito delle decisioni assunte dal dipartimento Materno Infantile, diretto dal dottor Alberto Mattei, dopo la valutazione dei dati epidemiologici, dei recenti decreti legislativi in essere e le proiezioni sui contagi covid a breve e medio termine.

Questa analisi ha portato alla decisione di ripristinare le regole di accesso ai reparti di ostetricia e di pediatria che erano in vigore nel periodo precedente la pandemia.

L’accesso del padre o del caregiver viene dunque nuovamente consentito e incoraggiato dai sanitari per tutte le ore della giornata. La possibilità di una presenza prolungata anche per le ore notturne viene considerata auspicabile dal Dipartimento Materno Infantile, fermo restando che essa è legata alla possibilità di poter garantire gli stessi standard di assistenza e di sicurezza a tutte le donne ricoverate nella stessa stanza.

"Quello di una nascita - ha commentato il dottor Mattei - è forse il momento più importante nella vita di una coppia. Il Dipartimento desidera che possano condividerlo, compatibilmente con le esigenze logistiche e assistenziali del singolo presidio ospedaliero che possono essere organizzate in modo diverso in ogni reparto, e che non permettono di escludere il verificarsi di situazioni cliniche che portino a privilegiare l’interesse sanitario generale rispetto ai senz’altro legittimi desideri di ogni singola coppia".

Il Dipartimento Materno Infantile aveva già iniziato, negli ultimi mesi, un percorso che favoriva l’accoglienza del padre non soltanto in sala parto, ma anche durante la degenza della puerpera e del neonato.

La presenza del padre in sala parto era stata garantita anche per le madri covid positive, grazie al ricorso alle misure sanitarie di protezione. Ha fatto eccezione soltanto il periodo in cui i decreti legislativi del governo italiano avevano vietato queste procedure in considerazione della gravissima situazione sanitaria.

EMPOLI

"Da oggi, nell’ospedale di Empoli le neo-mamme potranno tornare ad avere giorno e notte qualcuno accanto, come succedeva prima del Covid: ringrazio l’Asl Toscana Centro e il dipartimento materno infantile per la sensibilità dimostrata e la prontezza nel prendere la decisione". Parole di soddisfazione quelle della sindaca di Empoli, Brenda Barnini che, nei giorni scorsi, aveva lanciato un appello a Regione Toscana e aziende Asl regionali affinché ogni donna che partorisce possa avere accanto giorno e notte un familiare o una persona che conosce e di sua fiducia.

Un intervento, quello della sindaca, alla luce della tragedia accaduta all'ospedale Sandro Pertini di Roma, nel gennaio 2023. "Una tragedia che non deve rappresentare una nuova occasione per dare giudizi, deve essere un'occasione per riflettere, per analizzare un sistema e per trovare soluzioni perché un dramma come quello avvenuto a Roma non si ripeta", aveva sottolineato nelle ore successive alla drammatica vicenda.

"Anche nelle altre aziende ASL stanno andando in questa direzione e ne sono davvero tanto felice per tutte le donne che potranno affrontare uno dei momenti più importanti della loro vita scegliendo di avere accanto qualcuno per tutto il tempo del ricovero in ospedale - continua la sindaca Barnini - Questo sarà di grande aiuto anche per il nostro personale medico, infermieristico e per le ostetriche che fanno un lavoro straordinario e che, in questi anni di pandemia, hanno veramente salvato il sistema sanitario.

L'obiettivo al quale dobbiamo guardare con impegno e fiducia, affinché tutte le donne e dunque tutte le famiglie abbiano gli stessi diritti, è ripristinare quanto prima la possibilità per le neo-mamme di avere un familiare o una persona cara vicina notte e giorno in ospedale, secondo le modalità poste in essere prima della pandemia Covid, dove queste erano già attive e far sì che le stesse possibilità vengano adottate anche nelle strutture dove la presenza di un familiare durante tutta la giornata, al momento, non è ancora prevista".

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