Orti urbani, rifugio per anziani e futuro per i giovani

​E’ Firenze comune capoluogo il comune con la maggior superficie destinata ad orti urbani, circa 72mila metri quadrati, seguita da Livorno con 11mila e Pisa con 10mila

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2016 15:15
Orti urbani, rifugio per anziani e futuro per i giovani

In Toscana 100mila metri quadrati destinati ad orti urbani. Lo dice Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat sul “Verde Urbano” commentando positivamente l’iniziativa della Regione Toscana sulle linee guida per la realizzazione del progetto “Centomila orti in Toscana” per la cui attuazione ha stanziato quasi 3milioni di euro da utilizzare da qui al 2018 (info su www.toscana.coldiretti.it). 

Il progetto della Regione Toscana darà un notevole impulso alla nascita e sviluppo di orti urbani moderni destinati a diventare un punto di aggregazione per anziani e giovani. Secondo una recente indagine di Coldiretti il 46,2% degli italiani afferma di coltivare da sé piante e/o ortaggi soprattutto per la voglia di mangiare prodotti sani e genuini (25,6%), ma anche per passione (10%) e in piccola parte per risparmiare (4,8%). Si tratta peraltro di un interesse che ha una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza anche se dall’analisi emergono aspetti sorprendenti: la percentuale è più alta tra i giovani rispetto agli anziani e tra le donne rispetto agli uomini. Tra i giovani di età compresa tra i 18 ed i 34 anni la percentuale sale addirittura al 50,8% e per quanto riguarda il genere a coltivare l’orto è oltre il 47,5% degli uomini a fronte del 43% delle donne.

Gli italiani si dedicano al lavoro nell’orto nei giardini e nei terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agricole con il comune denominatore che – sostiene Coldiretti - è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari od amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità in un difficile momento di crisi. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso - continua la Coldiretti - la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione.

Un bisogno di conoscenza che - conclude Coldiretti - è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita di una nuova figura professionale. La rete degli orti urbani di Campagna Amica mette infatti a disposizione dei veri e propri “tutor dell’orto” con il compito di offrire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale.

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