Omicidio di Ugnano: parenti di Andreaa Cristina scrivono a Nove da Firenze

L'intervista rilasciata dalla madre di Riccardo Viti scatena le domande dei parenti della vittima

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2014 19:03
Omicidio di Ugnano: parenti di Andreaa Cristina scrivono a Nove da Firenze

"Sono davanti alla sbarra dove Andreaa è stata crocefissa, ci sono ancora i segni del nastro adesivo. Colpisce il fatto che non ci sia neppure un fiore, nulla a ricordare quanto successo" sono le parole che hanno aperto il servizio della trasmissione Quarto Grado di Mediaset dalla periferia fiorentina.Parole che hanno colpito i familiari della vittima di Ugnano, la giovane Andreaa Cristina Zamfir i quali hanno scritto a Nove Da Firenze dopo aver letto l'articolo sull'intervento televisivo dal luogo del delitto situato nella periferia di Firenze.

Che fine ha fatto il giardino? "Noi familiari di Cristina siamo lontani - ci scrive Josè, che si presenta come cognato della vittima e che rilancia il nostro articolo su Facebook - la promessa del nuovo sindaco di Firenze era di fare in quello stesso posto un giardino con il nome di Andreea Cristina Zamfir.. quando? Non lo sappiamo. Speriamo"L'intervista alla madre di Riccardo Viti avrebbe lasciato poi l'amaro in bocca. Possibile il perdono? "Sono il cognato di Andrea Cristina. Non abbiamo mai ricevuto nessuna lettera né di lui (Riccardo Viti, n.d.r.) né della madre solo pubblicità per il perdono.

Da parte nostra non ci sarà mai il perdono, vogliamo che giustizia sia fatta. La madre di lui è triste per suo figlio.. e noi che dobbiamo dire per la nostra Cristina?"Infine una riflessione rivolta ai colleghi di Mediaset ed alla stampa in generale che spesso per dovere di cronaca e per un bisogno umano di comprendere l'accaduto volge lo sguardo al carnefice anziché alla vittima: "Quarto Grado pensa prima alla famiglia dell'assassino e non alla madre della vittima.. sarebbe perché siamo stranieri?" così conclude l'uomo che lancia un messaggio affinché sia data voce anche alle famiglie delle vittime.Lo stato di abbandono del luogo ed il monito arrivato da Quarto Grado e dalla famiglia di Cristina alla comunità fiorentina non possono trovare Firenze indifferente. 

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