Omicidio delle Cascine, riaperto un caso del 2010

La procura riapre il caso sul delitto di Gianni Coli, ex parrucchiere 55enne, e della madre Bruna Boldi, di 84

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2014 16:06
Omicidio delle Cascine, riaperto un caso del 2010

FIRENZE - Prima il figlio e poi la madre vennero massacrati nella loro abitazione di via Baccio da Montelupo, rispettivamente con 38 coltellate lui e 20 lei. Era il 20 dicembre del 2010. 

Fin da subito era stata battuta la pista di un delitto maturato nelle frequentazioni di Coli, dichiaratamente gay. Ma nonostante varie tracce biologiche rilevate anche sotto le unghie della vittima, dell'assassino, nessuna traccia. Tanto che nel 2012 fu chiesta l'archiviazione sul caso, al termine della terza e ultima possibilità di proroga di indagini. Adesso, con l'omicidio dell'imprenditore senese 78enne, Ezio Taddei, avvenuto alle Cascine, e per il quale è stato fermato un 28enne rumeno il cui alibi non è considerato valido per gli inquirenti, in particolare per gli orari degli spostamenti indicati dal giovane, la procura ha deciso di riavviare le indagini sul caso del 2010. 

Una decisione maturata alla luce di una serie di approfondimenti e l'individuazione di alcune piste analoghe, tra cui una aggressione patita da Coli proprio alle Cascine alcuni mesi prima di essere ucciso, così come Taddei nel gennaio scorso. Aggressioni che entrambi avevano denunciato. Ma anche per una sere di altri approfondimenti venuti alla luce in questi giorni scandagliando nel sottobosco della prostituzione maschile, quella che anima ogni notte i viali bui del Parco delle Cascine.

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