Cascine, prostituzione e degrado, chiesto assessorato alla sicurezza

Esiste un problema Cascine? In Palazzo Vecchio domande all'Amministrazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2014 15:42
Cascine, prostituzione e degrado, chiesto assessorato alla sicurezza

In consiglio comunale dibattito sugli ultimi casi di cronaca che hanno interessato il Parco delle Cascine. “Stiamo andando avanti con il progetto di rilancio e riqualificazione del Parco delle Cascine per continuare a farlo vivere di giorno e di notte. Vanno in questa direzione l’anticipazione del lavoro per la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione con 120 punti luce, la messa a punto di una rete di 24 videocamere e di un piano della viabilità per la sicurezza stradale dell’area. Il nostro obiettivo è continuare ad aprire il Parco agli eventi” lo ha detto la vicesindaca Cristina Giachi, intervenendo in aula in risposta alla domanda di attualità del capogruppo di Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale Francesco Torselli.

“Al Parco delle Cascine sono molte le attività che vengono svolte sia di giorno che di notte anche grazie alle varie strutture che vi sono state realizzate: penso al Centro visite o al Fosso Bandito - ha continuato Giachi -; dove in passato c’era uno spazio abbandonato adesso c’è vita. Ed è questa la strada che vogliamo continuare a seguire”. “Insieme alle forze dell’ordine continueremo a controllare il Parco con maggiori controlli nelle zone buie - ha aggiunto Giachi -. Ringrazio per la collaborazione il prefetto Varratta che proprio ieri, a proposito della sicurezza del Parco, ha ricordato in un’intervista che Polizia e Carabinieri battono tutta la zona del Parco, che è vastissima in maniera capillare, e a proposito degli interventi in atto promossi dall’amministrazione comunale li ha giudicati ottimi per migliorare la sicurezza di un’area così difficile”.

“Come ha già avuto modo di affermare il prefetto - ha spiegato la vicesindaca -, affronteremo in un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica le questioni della prostituzione e dello spaccio di droga, due questioni alle quali cercheremo di far fronte per restituire il Parco alle famiglie con i bambini, agli sportivi e a tutti i cittadini e visitatori che vogliono godersi l’area e divertirsi con attività varie in qualunque momento della giornata”. “Per quanto riguarda infine il mantenimento della presenza del Reparto a cavallo della Polizia di Stato - ha concluso Giachi - il Comune ha collaborato in ogni modo a renderne possibile il mantenimento, ma è stato dichiarato cessato per ragioni autonome dalle competenti Autorità statali, da cui dipende l’organizzazione delle diverse discipline della Polizia”.

"L'amministrazione comunale non può, ogni volta che viene chiamata alle proprie responsabilità su degrado, illegalità e criminalità, trincerarsi dietro scuse quali 'non spetta a noi mantenere l'ordine pubblico' e 'faremo eventi per rivitalizzare i parchi cittadini'. I fatti accaduti in questi giorni che vedono un giornalista ed un poliziotto aggrediti in pieno giorno da alcune prostitute, oltre ad un 'tappeto' di siringhe lungo i vialetti di accesso al parco vi smentiscono categoricamente: illegalità, degrado e criminalità al parco delle Cascine la fanno da padrone ormai anche in pieno giorno ed alla luce del sole, altro che eventi notturni!" così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale replica in consiglio comunale all'assessore Giachi."La storia del 'facciamo eventi' - rincara Torselli - non regge più, perché il problema del degrado, dell'illegalità e della criminalità nel parco delle Cascine non è più esclusivamente una cosa che avviene di notte, ma in pieno pomeriggio, mentre nel parco ci sono i bambini che vanno alla scuola calcio o coloro che vogliono prendere un caffè al fresco"."Ed anche sull'ordine pubblico la 'linea difensiva' dell'amministrazione non regge - spiega Torselli - infatti, se è vero che l'ordine pubblico non rientra tra le competenze della giunta, nessuno vi ha detto di non istituire un assessorato alla sicurezza.

Non avere una figura di riferimento per la sicurezza cittadina è una vostra scelta politica ben precisa, di cui vi dovete assumere la responsabilità"."Infine sul mantenimento del reparto di Polizia a cavallo - conclude Torselli - vi ricordo che la trattativa con lo stato, di cui siete a conoscenza, rischia di scivolare a settembre, quando forse potrebbe essere troppo tardi. Serve una soluzione tampone, provvisoria, che dipende solo ed esclusivamente da voi".

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