Ieri presidio di partiti e movimenti di estrema destra per ricordare le foibe

Torselli (FdI-An): "Negli ultimi dieci anni è cambiato il mondo, l'unica cosa che resta uguale è il disprezzo della sinistra per i martiri". Anpi Firenze interviene sulla fiaccolata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2015 19:24
Ieri presidio di partiti e movimenti di estrema destra per ricordare le foibe

Ieri pomeriggio partiti e movimenti di estrema destra, tra cui CasaPound Firenze, hanno animato una fiaccolata in memoria dei Martiri delle foibe. Nel pomeriggio Piazzale Michelangelo è stato illuminato da fiaccole e da fumogeni tricolori. I fiorentini intervenuti, nonostante il maltempo, intendevano mantenere viva la fiamma del ricordo del più grande eccidio subito dal popolo italiano. All'iniziativa si sono alternati al microfono numerosi ospiti, tra i quali i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi, ed il consigliere comunale fiorentino Francesco Torselli.

"Ringraziamo tutti i fiorentini - fanno sapere da Casaggì - che anche quest'anno hanno scelto di non dimenticare ed hanno partecipato alla nostra mobilitazione, organizzata per colmare il vuoto di iniziative di cui sono colpevoli le istituzioni".

"Negli ultimi dieci anni - ha detto Torselli nel suo intervento - è cambiato il mondo, sotto tutti i punti di vista. Soltanto una cosa è rimasta uguale: l'odio che la sinistra continua a riversare sui martiri italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia. Per il decimo anno consecutivo infatti dobbiamo assistere alle solite scritte sui muri in favore di Tito e degli infoibatori ed all'unico evento di piazza promosso grazie all'iniziativa dei ragazzi di Casaggì anziché delle istituzioni. Certo, che ci vogliamo aspettare da un paese in cui il Presidente della Repubblica non revoca la croce di gran cavaliere all'assassino Tito e dove la televisione di stato ricorda il 10 febbraio trasmettendo lo spettacolo di Simone Cristicchi, Magazzino 18, alle 16.30 su Rai 5..."

Approfondimenti

“Ormai è una consuetudine che si ripete ogni anno -intervengono dall'ANPI Provinciale Firenze- Ed è ormai chiaro che l'unico tentativo che fanno non è quello di affrontare e ricordare quanto successo al confine tra Italia e Jugoslavia ma di fare un'equazione storicamente scorretta con l'unico scopo di sdoganare il fascismo. Lo riteniamo un tentativo pericoloso, da combattere con forza perché deforma la realtà e le fondamenta della nostra Repubblica. Repubblica che nasce dalla sconfitta del fascismo e dall'impegno delle forze comuniste che, insieme a socialisti, azionisti, cattolici e democratici sono riuscite a dare nuovi significati alla parola libertà, per vent'anni soffocata dal regime dittatoriale di Mussolini.

Sia ben chiaro si può essere tranquillamente anticomunisti, ed essere di destra in questo paese (e in effetti ce ne sono parecchi). Quello che come ANPI rifiutiamo è il tentativo subdolo di mettere sullo stesso piano anticomunismo e antifascismo. Non solo perché il comunismo parte dal valore nobile di liberare l'uomo dallo sfruttamento, mentre il fascismo è di per sé l'esaltazione della sopraffazione del più forte sul più debole, ma soprattutto perché se l'anticomunismo può essere la convinzione di alcuni, l'antifascismo deve essere un valore condiviso, il cemento che tiene insieme la nostra comunità e ne difende la democrazia.

Siamo sempre stati convinti che all'ignoranza si risponde con la cultura. Ed è per questo che abbiamo deciso di rispondere al presidio,organizzando un dibattito che ripercorra la storia del fronte orientale e che possa aiutare a far chiarezza senza slogan e propaganda su quanto successo in quelle terre.

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