Oggi 17 febbraio è la Festa del Gatto

Aidaa: "Per loro tutele ridotte al minimo, perché?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2022 10:04
Oggi 17 febbraio è la Festa del Gatto

Oggi 17 febbraio è la Festa del Gatto, un animale molto amato ma allo stesso tempo meno protetto rispetto ad altre specie. 

"Oggi - si legge in una nota di Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animale e Ambiente - si festeggiano i gatti? Ma nel resto dell'anno? Ogni giorno sono decine i gatti sia di proprietà che randagi che muoiono investiti per strada, avvelenati o sottoposti a sevizie di ogni genere. Sono sette milioni i gatti domestici presenti nelle nostre case ed almeno lo stesso numero per quanto riguarda i randagi ed i componenti delle colonie feline. Ma per loro a differenza dei cani le norme di tutela sono ridotte al minimo e vale a dire al riconoscimento territoriale ed alla libertà per i gatti di colonia censiti ma nessuna tutela per i randagi che secondo la legge cosi come i cani randagi sono di competenza dei sindaci dei comuni dove vivono, ma proprio perché randagi - prosegue l'associazione - non è facile stabilirne la dimora in quanto si spostano anche da un comune all'altro.

L'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nella giornata del gatto rilancia la proposta del microchip obbligatorio per i gatti come avviene tra l'altro per i cani. 'L'obbligo di anagrafe felina dovrebbe essere esteso per legge - dice Antonella Brunetti presidente dei Micetti di Brindisi e vice presidente nazionale di AIDAA- Il sistema potrebbe correre su un doppio binario, per i nuovi nati la microchippatura potrebbe coincidere con le vaccinazioni, mentre per i grandi potrebbe essere inserito l'obbligo di microchippatura al primo controllo veterinario inibendo la possibilità ai veterinari stessi di emettere ricette prima di aver provveduto al microchip del gatto, questo - continua Brunetti - sarebbe un passo molto serio in avanti per la tutela dei gatti, sia di proprietà che di colonia, ma anche per i gatti vaganti randagi che ricordiamo sono comunque competenza del sindaco e dovrebbero avere gli stessi diritti di protezione di tutti gli altri mici presenti in Italia'".

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